Il mito della casa di villeggiatura in Italia, visto attraverso i film e le serie tv

Dall’indimenticabile Casa Malaparte dove Godard ambientò Il disprezzo agli  sconfinamenti in Italia di serie come White Lotus, una raccolta di abitazioni oramai parte del nostro paesaggio emozionale.

Villeggiatura. Tutti pensiamo che sia sinonimo di vacanza, ma non sempre ragioniamo sul fatto che l’etimo della parola contiene anche l’idea di villa: come se villeggiare significasse passare del tempo in quelle che nei secoli scorsi si chiamavano le ville di delizia, luoghi di equilibrio e di armonia fra cultura e natura, in cui ritemprare lo spirito e il corpo. Il cinema ha sempre provato un’attrazione particolare per le case di villeggiatura e ha ambientato fra le loro mura o nei loro parchi intrighi emozionanti e storie appassionanti, contribuendo in tal modo ad alimentare la leggenda di certi luoghi.

Quell’omaggio di Jean-Luc Godard all’architettura italiana

Casa Malaparte sull’isola di Capri, immortalata nel film Il disprezzo di Jean-Luc Godard Foto di Hervé Simon da Flickr

Casa Malaparte sull’isola di Capri, immortalata nel film Il disprezzo di Jean-Luc Godard Domus 605, aprile 1980

Casa Malaparte sull’isola di Capri, immortalata nel film Il disprezzo di Jean-Luc Godard Domus 605, aprile 1980

Casa Malaparte sull’isola di Capri, immortalata nel film Il disprezzo di Jean-Luc Godard Domus 605, aprile 1980

Qui proviamo a rivisitare alcune delle più belle case di villeggiatura italiane che ci sono state proposte dal cinema prima e dalle serie Tv poi. Quasi doveroso partire da un gioiello architettonico come Casa Malaparte sull’isola di Capri, immortalata nel film di Jean-Luc Godard in Il disprezzo (1963), tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia: la scena in cui una indimenticabile Brigitte Bardot baciata dal sole e stretta in un accappatoio giallo discute con Michel Piccoli mentre scende la mitica scalinata disegnata da Adalberto Libera finché arrivata vicino ai Faraglioni getta l’accappatoio e si tuffa in acqua è uno dei più begli omaggi che il cinema abbia mai fatto a un’architettura italiana. 

I film di Muccino e Guadagnino

Villa Gancia, in A casa tutti bene di Gabriele Muccino

Sempre su un’isola si trovano anche la casa in cui si svolge il film di Gabriele Muccino A casa tutti bene (2018) e la villa in cui Luca Guadagnino ha ambientato il suo A Bigger Splash (2015). I personaggi di Muccino si ritrovano tutti a Villa Gancia, costruita negli anni ’50 a Forio di Ischia: una dimora silenziosa, lontana dal centro abitato e famosa per il suo incantevole giardino botanico. Proprio l’opposto dei conflitti familiari e coniugali che in quel luogo si scatenano nel film. La villa del film di Guadagnino si trova invece a Pantelleria (è la Tenuta Borgia in Strada perimetrale dietro isola) ed è uno splendido dammuso con annessa piscina che Luca Guadagnino ha ridisegnato di persona prendendo come modello il quadro di David Hockney che ha lo stesso titolo del film, con l’intento di fare di quella piscina una sorta di vasca dell’inconscio.  

Io ballo da sola


Con l’inconscio ha a che fare anche il casale nella campagna senese dove Bernardo Bertolucci (in Io ballo da sola, 1996) manda in vacanza la giovane americana Lucy (Liv Tyler) alla ricerca di risposte su se stessa e sul proprio passato: sito su un colle, tra gli ulivi, tutto di pietra, il casale emana un fascinoso sapore di antico. Si trova sulla Strada Provinciale Traversa del Chianti nei pressi di San Regolo, frazione di Gaiole in Chianti (Siena).   

La villa del Colibrì

Villa Sleeps, in Il colibrì di Francesca Archibugi

Tra le dimore più recenti che il cinema ha scelto c’è senz’altro la villa affacciata sul mar Tirreno, a 10 km di distanza da Porto Ercole, dove Francesca Archibugi ambienta alcune delle scene più intense e struggenti di Il colibrì (2022), dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi.  Si tratta di Villa Sleeps, ed è il luogo in cui la famiglia Carrera trascorre le vacanze estive e dove tutti si ritrovano per riannodare i fili del destino. 

Otto montagne per una casa

La baita, in Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch

Se dal mare passiamo invece alla montagna impossibile non citare la baita che in Le otto montagne (2022) il personaggio interpretato da Alessandro Borghi costruisce tra i monti della Valle d’Aosta: un vecchio rudere cadente, ristrutturato con le proprie mani, con fatica, superando ostacoli naturali e metereologici incredibili, ma con la volontà di realizzare una casa perfettamente integrata nell’ambiente naturale e volutamente priva di contatti con la società umana. 

Che libidine la casa al mare

Perfino un titolo di culto nel filone balneare-vacanziero come Sapore di Mare (1983) di Carlo Vanzina, opera fondativa della moderna mitologia della Versilia come luogo irrinunciabile per una vacanza estiva, in realtà compie una dislocazione: la villa di Forte dei Marmi dove abitano Jerry Calà e Christian De Sica, e dove si svolge la festa in cui s’incontrano tutti i personaggi, è in realtà in via Portovenere 1 a Fregene (Fiumicino - RM), così come sul litorale laziale si trova anche lo stabilimento balneare di Forte dei Marmi frequentato da tutti i protagonisti, che è in realtà il “Sogno del Mare” di Fregene, in Lungomare di Ponente 25. Non sempre, insomma, i film dicono la verità, e anche nel mettere in scena i luoghi possono mentire. Ciò non impedisce loro, comunque, di far viaggiare la fantasia e di accendere l’immaginazione.

Le serie tv flirtano con l’estate italiana

Finora abbiamo citato solo film italiani, ma è doveroso ricordare che da qualche tempo a questa parte l’Italia e le sue case di villeggiatura appaiono sempre più frequentemente anche in serie straniere. Qualche esempio: la residenza che si vede in The White Lotus 2 è la cinquecentesca Villa Tasca, una delle più note e ammirate dimore storiche di Palermo: edificata in un parco di 8 ettari, ricco di agrumeti e di alberi secolari, è il luogo ideale per ambientarvi storie intrise di romanticismo e di passione.  

Villa Tasca, Palermo in The White Lotus 2 Foto courtesy Villa Tasca

Villa Tasca, Palermo in The White Lotus 2 Foto courtesy Villa Tasca

Villa Tasca, Palermo in The White Lotus 2 Foto courtesy Villa Tasca

Villa Tasca, Palermo in The White Lotus 2 Foto courtesy Villa Tasca

Villa Tasca, Palermo in The White Lotus 2 Foto courtesy Villa Tasca

Villa Tasca, Palermo in The White Lotus 2 Foto courtesy Villa Tasca

Villa Tasca, Palermo in The White Lotus 2 Foto courtesy Villa Tasca

Villa Tasca, Palermo in The White Lotus 2 Foto courtesy Villa Tasca

Villa Tasca, Palermo in The White Lotus 2 Foto courtesy Villa Tasca

I due giovani protagonisti irlandesi della serie Normal People passano invece l’estate nella Tenuta di Verzano, in un antico casale con piscina vicino Sant’Oreste nella campagna romana. Ma anche alcune scene della popolarissima serie Succession, ispirata alle vicende della famiglia Murdoch, sono state girate in Italia e più precisamente a Villa Cetinale, in Toscana, in una meravigliosa dimora situata nei pressi di Ancaiano nel comune di Sovicille, in provincia di Siena: a pianta quadrangolare, su tre piani, collocata su un ampio terrazzamento, è immersa in uno straordinario giardino barocco costruito secondo il gusto paesaggistico dello storico architetto che ha inventato il giardino alla francese. Un’avvertenza a questo punto però è d’obbligo: non sempre i film dichiarano apertamente dove sono stati girati.

Villa Cetinale, immortalata nella serie Succession

Immagine di apertura: Tenuta Borgia, frame dal trailer di A Bigger Splash di Luca Guadagnino