All’inizio del XXI secolo la stazione centrale di Utrecht era fatiscente e poco sicura. I suoi dintorni avevano un disperato bisogno di un ammodernamento. Era giunto il momento di separarla dal centro commerciale Hoog Catharijne e dal centro espositivo – una megastruttura degli anni 70 – facendo spazio a una vera e propria piazza pubblica. L’idea innovativa del nostro incarico è stata quella di creare un enorme parcheggio per biciclette sotto la piazza. Un’autentica sfida per il nostro studio, Ector Hoogstad Architects. Gli olandesi sono sempre stati ciclisti appassionati, tanto che un numero cospicuo di abitanti preferisce all’automobile la combinazione di bici e trasporto pubblico, un’abitudine che va chiaramente incoraggiata se si vuole mantenere al minimo le emissioni di CO2. Ma questo necessita di essere supportato da infrastrutture adeguate. Nessuno lo sa meglio del comune di Utrecht: città che vanta il più grande hub di trasporto pubblico dei Paesi Bassi, non poteva che schierarsi in prima linea nel trasformare questa visione in realtà.
Il più grande parcheggio per biciclette del pianeta è in Olanda
Lo studio olandese Ector Hoogstad Architects ha progettato un enorme parcheggio per biciclette a tre piani sotto la piazza della stazione centrale di Utrecht all’insegna dell’intermodalità. Ce lo racconta Petra Appelhof.
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- Joost Ector
- 09 gennaio 2023
Così è iniziata la trasformazione: la vecchia Stationsstraat è diventata “Stationsallee”, una strada pedonale con una dolce curva che guida il percorso verso la nuova stazione ferroviaria. Le scale portano al livello superiore, dove la strada si apre a una nuova piazza pubblica sopraelevata, che introduce agli ingressi della stazione e del centro commerciale. La piazza è spaziosa e ariosa. Comprende terrazze, verde pubblico e una fontana circolare che si propone come il punto d’incontro per i passanti e la cui forma riprende le curve che si notano ovunque si guardi.
Sotto la piazza si trova un parcheggio per biciclette a tre piani progettato per ospitare fino a 12.500 mezzi con rampe in leggera pendenza per facilitare il passaggio dei ciclisti da un livello all’altro. In questo modo, ci si può muovere all’interno della struttura senza scendere dalla sella mentre si cerca un posto disponibile, aiutati dai display elettronici alla fine di ogni fila di biciclette. Tre scale permettono alla luce naturale di entrare in profondità nella struttura e forniscono un facile accesso alla piazza e all’edificio principale del terminal, mentre al livello più basso i tunnel conducono direttamente ai binari ferroviari. È possibile quindi entrare e uscire in cinque minuti.
Gli interni sono luminosi e spaziosi, hanno un’ottima acustica e sono sicuri e accoglienti. Le pareti sono realizzate in cemento e legno a vista; in questo modo, l’estetica tipicamente industriale del cemento è mitigata dal calore del legno. Grandi aperture nelle pareti esterne offrono una vista sui binari e sul terminal degli autobus, aiutando i ciclisti a orientarsi quando escono. La struttura della gigantesca pensilina che si estende sulla piazza pubblica è visibile anche all’interno, poiché le colonne che la sorreggono a 25 metri di altezza, la cui forma ricorda quella di una tromba, si estendono fino al livello più basso del garage, creando un collegamento visivo tra i livelli. Il design è stato pensato anche per preservare l’ariosità della piazza, soprattutto quando non c’è il sole. Abbiamo così creato una tettoia con una struttura a nido d’ape: ognuna delle 49 celle ospita un cuscino trasparente gonfiabile in ETFE di otto metri di diametro, che non solo lascia passare la luce, ma crea anche un piacevole disegno di punti luminosi sulla piazza. La struttura monoscocca in acciaio che ospita i cuscini è una meraviglia della tecnica, che combina leggerezza, resistenza e durabilità.
Il progetto è stato realizzato attraverso una serie di sessioni di co-design che hanno permesso di coinvolgere un numero considerevole di stakeholder nella sua realizzazione. Si è trattato di una necessità, poiché sapevamo che il progetto avrebbe comportato la modifica dei flussi del nodo di trasporto pubblico più trafficato dei Paesi Bassi, mantenendo la stazione pienamente operativa. Questo a volte ha provocato discussioni accese, senza però causare ritardi o stalli. La chiave è stata la flessibilità intrinseca della strategia di progettazione e il consenso generale ottenuto prima di dar vita al progetto.
Al momento della loro inaugurazione, sia la piazza pubblica sia il parcheggio per le biciclette hanno riscosso un immediato successo tra la popolazione di Utrecht. Delegazioni internazionali provenienti da tutto il mondo continuano a visitare i Paesi Bassi per studiare e ammirare quello che oggi è considerato parte integrante del progetto per trasformare la città in una delle capitali mondiali della bicicletta.