Beniamino Servino è nato nel 1960 a San Giuseppe Vesuviano, vicino a Napoli, e ora vive e lavora a Caserta, non lontano dalla sua città natale. Conosciuto per la sua prolifica produzione di disegni, provenienti da SERVèN, il think tank da lui fondato nel 1994, Servino riflette sulla teoria dell'architettura, mettendone in discussione la monumentalità e la continua ricerca di simboli e archetipi, sullo sfondo di paesaggi abbandonati o in via di sviluppo. Questi temi sono stati affrontati in numerosi suoi libri, tra cui La Città Eccentrica (Nuova Arnica Editrice, Roma 1999), Monumental Need - Necessità Monumentale (LetteraVentidue, Siracusa 2012) e OBVIUS (LetteraVentidue, Siracusa 2014). Unendo tecniche diverse - dal disegno tradizionale al collage – il suo disegno spesso combina architetture visionarie e costruite che suggeriscono nuove realtà. Il suo mondo immaginario è composto da cattedrali e torri di guardia, gasometri, piattaforme petrolifere e rovine di un'epoca industriale decadente, a cui si affiancano regolarmente elementi tipografici e note. I suoi disegni sono stati esposti in numerose mostre di architettura: alla Biennale di Architettura di Venezia (2006 e 2014), e più recentemente alla prima Biennale di Architettura di Orléans in Francia (2017-2018). Nonostante si sia concentrato più sulla ricerca teorica e sulla produzione grafica, piuttosto che sulla creazione di opere architettoniche fisiche, Servino è comunque noto per la sua architettura minimalista che ricerca la pura essenza dei materiali. "Casa a Pozzovetere", la ristrutturazione di una casa di famiglia interamente realizzata in pietra locale, ha ricevuto il Premio Internazionale Architetture in Pietra nel 2007 e The Special Honour del German Natural Stone Award nel 2011.