Facebook, Samsung e Sony, con PlayStation, hanno fatto uno smaccato sforzo per spingere la Realtà Virtuale negli ultimi anni, con risultati ambigui – i visori sono molto più popolari in Oriente che in Occidente. Apple ha optato per una strategia diversa. Cupertino mostra una certa attenzione per la Realtà Aumentata più o meno dal lancio di iPhone 8, quando per la prima volta si sono affacciate nello Store applicazioni in grado di misurare i muri o giochi tridimensionali che virtualmente prendevano vita sul tavolo di casa. A quel tempo sembrava qualcosa di magico, ma anche distante e non così ovvio da usare. Gli AirPods, lanciati nel 2016, hanno introdotto una sorta di esperienza audio aumentata, ma in verità è la follia dei filtri selfie che intasano Instagram a dare oggi una popolarità senza precedenti alla AR. È il narcisismo, baby!, e il meglio deve ancora venire.
Apple: un paio di occhiali gli eredi dell'iPhone?
La Realtà Aumentata avrà un ruolo da protagonista nella strategia di Cupertino per i prodotti dell'anno prossimo. A partire da un visore che viene dato oramai per certo.
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- Alessandro Scarano
- 22 ottobre 2019
Troppo avanti per i loro tempi: è così che probabilmente vedremo nel futuro prossimo i Google Glass, gli occhiali con realtà aumentata “a bordo” che annunciati da Mountain View nel 2013 ma mai arrivati sugli scaffali. Forse Apple avrà successo dove Google ha fallito: il prossimo iPhone avrà probabilmente un sensore ToF, in grado di fornire al telefono parecchi dati sullo spazio che lo circonda, una integrazione dovrebbe migliorare di molto l'esperienza AR sul telefono. Ma da Apple dovrebbe arrivare anche un altro dispositivo, completamente pensato per la realtà aumentata, sostengono Bloomberg e l'analista Ming-Chi Kuo, solitamente piuttosto affidabile, il quale parla di un lancio nel secondo trimestre del 2020. Sono gli occhiali smart di Apple, con i quali sarà possibile mostrare testi, mappe, giochi e informazioni nel campo visivo dell'utente, aumentando di fatto la sua visione, che si integrerebbe con dati digitali - come fanno i Microsoft Hololens - e non rinchiudendolo in un mondo virtuale, come fanno i visori VR. Il successo di un simile dispositivo dipenderà fortemente dalle prestazioni dell'hardware – alcuni riferimenti per applicazioni AR stereo si trovano in iOS 13, come notato da Wired – ma Apple avrà bisogno di applicazioni che apportino un valore unico per rendere questo nuovo dispositivo “un eventuale successore dell'iPhone”, come riferisce sempre Bloomberg. Per questo l'azienda ha assunto nuovi esperti di grafica e sviluppo di giochi negli ultimi mesi, “con l'obbiettivo di fare affermare gli occhiali come leader in una nuova categoria di prodotti”.
Foto di apertura di Josh Calabrese su Unsplash.