La maniglia è uno di quegli oggetti funzionalmente semplici ma con una storia lunga e stratificata, spesso trascurata dalla storia del design ma terreno di indagine di molti designer che in modo essenziale devono coniugare ergonomia e questioni stilistiche.
Secondo Alessandro Mendini “nell’architettura, la maniglia è una specie di miniatura. Essa appartiene alla storia del costume, e rispetto a una casa ha lo stesso compito estetico che un gioiello ha rispetto corpo umano.”
Olivari, Mandelli1953 e Fornari propongono novità e sperimentazioni su un elemento d’arredo sempre più importante nella definizione del progetto.
La mostra “Enter Porcelain” a Milano è stato il luogo di incontro tra Olivari e Kober, aziende che si occupano di maniglie e di produzioni ceramiche e che hanno invitato 11 progettisti tedeschi a realizzare pezzi originali e unici. Maniglie diverse tra loro per forma, dimensioni, finiture e colori sono accomunate dall’elegante accoppiamento tra ceramica e ottone.
Mandelli 1953 guarda al passato e produce la riedizione della maniglia PP33, disegnata dall’iconico architetto Piero Portaluppi negli anni Trenta. Caratterizzata da finiture oro lucido, cromo lucido e nell’inedito nickel lucido, la maniglia è il primo modello di una Capsule Collection dedicata alle rivisitazioni di progetti storici.
Inc è invece la nuova maniglia da Studio Piet Boon per Fornari e recentemente premiata ai Red Dot Design Award 2019 nella categoria Product Design. Disponibile in acciaio inox satinato o con finiture in PVD, il progetto presenta forme curve e affusolate, con un cilindro che si assottiglia in corrispondenza dell’estremità.