Oggi lavoriamo in ufficio ma anche a casa, dalla nostra scrivania ma anche dal bar, in treno, distesi su letti d’albergo… È quindi più che mai importante, per progettisti e aziende, comprendere i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e pensare a spazi che si possano adattare alle nostre necessità mutevoli e alla nostra mobilità.

Questo è l’obiettivo di Faram, brand che si occupa di partizioni mobili e arredi per ufficio, e che lo scorso 27 febbraio ha organizzato il primo di una serie di eventi chiamato “People and Spaces. A new vision of the Workplace”. La tavola rotonda moderata dalla giornalista Donatella Bollani è coincisa con il lancio di Bahlara, una collezione che si ispira all’estetica spontanea dei mercati. 

“In Faram 1957, immaginiamo l’ufficio come un luogo in cui le persone possano ritrovare identità, dove gli spazi di lavoro siano improntati alla condivisione, allo scambio e stimolino creatività, produttività e benessere” spiega Massimiliano Giacomelli, CEO di Faram 1957.

Gli arredi interpretano la nuova esigenza di lavorare ovunque e contemporaneamente sentirsi a casa, con spazi dinamici, provvisori e “disordinati”. “La vita di oggi è fatta di complessità” spiega Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio di Smart Working del Politecnico di Milano.

Durante la tavola rotonda il professore approfondisce i temi dell’identità e del rapporto tra uomo, tecnologia e lavoro: “viaggio tanto per lavoro e quando ho del tempo libero visito spesso i mercati. E anche dall'altra parte del mondo in un mercato mi sento a casa”.

Come il mercato di Ballarò a Palermo, a cui si ispira la collezione, Bahlara “vive, si espande, si contrae, si riconfigura, cambia abito, adattandosi alle esigenze estetiche, funzionali e organizzative” racconta Egidio Panzera – art director dell’azienda.

Bahlara è composta da panche e piani di lavoro che slittano e creano superfici discontinue, oltre che da pannelli fonoassorbenti di tessuto che possono essere collocati liberamente.

La personalizzazione delle postazioni consente configurazioni singole e per piccole riunioni, garantendo la privacy necessaria: “oggi l'aspetto dell'acustica è fondamentale. Abbiamo pensato a prodotti con cui creare ambienti acusticamente isolati” racconta Panzera.