Iniziata nel 2013, l’idea centrale della serie Open Fields è la questione della rappresentazione del paesaggio francese e della sua cattura con uno specchio di 80x120 cm collocato in situ.
Open Fields
Il fotografo francese Guillaume Amat esplora il paesaggio del suo Paese con uno specchio, creando nuove prospettive e sfumando i confini tra realtà e finzione.
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- 28 luglio 2015
- Francia
Lo specchio diventa strumento di ricostruzione del paesaggio con il fuoricampo di fronte ad esso e la creazione di una doppia lettura. Nella costruzione delle sue immagini, Guillaume Amat è interessato a creare una nuova prospettiva nel contesto dell’immagine, sfocando i confini tra realtà e finzione. La sovrapposizione degli scatti e la frammentazione degli spazi creano nuove percezioni, giocando con le prospettive e le inquadrature.
Nato nel 1980 e residente a Parigi, Guillaume Amat si dedica a progetti a lungo termine che producono narrazioni fotografiche con l’obiettivo di adattare la fotocamera al soggetto e al modo di raccontare una storia utilizzando diversi tipi di macchine fotografiche, formati e superfici sensibili. Con le sue immagini costruisce storie a metà strada tra il documentario e la poesia. Nel 2007 entra a far parte della Millennium Images Ltd
(UK) e nel 2008 della Signatures-photographies agency (FR).