Lo studio Lina Ghotmeh Architecture (LGA) ha vinto, tra oltre 60 studi da tutto il mondo, il concorso in due fasi durato nove mesi per il rinnovamento delle Western Range Galleries del British Museum, segnando una tappa fondamentale nella storia di un'istituzione così celebre.
Il progetto, finalizzato a trasformare e modernizzare gli spazi espositivi migliorando l’esperienza di visita e la conservazione delle opere, riguarda la sezione situata a ovest della Great Court, che si estende per circa un terzo delle gallerie e comprende alcune delle collezioni più prestigiose, tra cui sculture egizie, marmi del Partenone e reperti assiri.
Una lettura “archeologica” dello spazio, reimmaginato per valorizzare i reperti e consegnarli al futuro, e un’attenzione scrupolosa per la sostenibilità e l’impiego di materiali naturali hanno caratterizzato la proposta, accolta unanimemente dalla giuria come la migliore.
Come afferma Nicholas Cullinan, direttore del British Museum: "Lina Ghotmeh è un architetto di straordinaria grazia e autorevolezza. Le proposte del suo team hanno dimostrato una visione architettonica eccezionale e materialmente sensibile per il British Museum e il loro approccio ‘archeologico’ ha chiaramente compreso l'ambizione di questo progetto di essere tanto una trasformazione intellettuale quanto architettonica. Lina e il suo team hanno una comprovata esperienza nel realizzare progetti unici, incentrati sull'uomo e caratterizzati da un'eleganza senza tempo”.
Il design non è ancora svelato nei particolari ma l’aspettativa di vedere come sarà trasformato questo luogo iconico è all’altezza della sfida intrapresa dalla progettista.

Il salotto va en plain air
Pedrali presenta una collezione di imbottiti outdoor pensata per trasformare gli spazi esterni in estensioni eleganti e funzionali degli interni.