L’ultima opera di Olafur Eliasson è sugli schermi delle grandi città del mondo

Lifeworld usa i display pubblicitari per chiederci quale sia il nostro posto nel mondo e radicarci nel “qui e ora”.

Il nuovo progetto di arte pubblica Lifeworld dell’artista danese-islandese Olafur Eliasson, commissionato da Circa in collaborazione con WeTransfer, sta trasformando i display luminosi di cinque capitali mondiali in vere e proprie tele digitali astratte, in un atto di sfida alla natura commerciale e sensazionalistica di questi schermi urbani.

Guest curator per l’iniziativa WePresent di WeTransfer, Eliasson ha creato cinque opere site-specific che saranno proiettate ogni sera alle 20:24 sugli schermi di Piccadilly Circus a Londra, in K-Pop Square a Seoul, nella Limes Kurfürstendamm a Berlino, e da novembre sui 92 schermi di Times Square a New York, oltre che sulla piattaforma online di WeTransfer dove gli spettatori da tutto il mondo potranno interagire con una versione digitale 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Concepito come un invito a interrogarsi sul valore della diversità nella percezione collettiva dello spazio pubblico, per riflettere sulle relazioni sensoriali che legano quotidianamente ogni individuo all’ambiente urbano, Lifeworld trova il proprio punto di partenza nel coinvolgimento dei suoi spettatori, da sempre il fulcro della sua indagine artistica. In ogni iterazione dell’opera, il pubblico è chiamato a confrontarsi con il carattere effimero e indistinto delle immagini che, spiega Eliasson, le rende specchio di questi tempi incerti e confusi, in cui dobbiamo imparare a riconsiderare le nostre responsabilità e i nostri sentimenti condivisi. 

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