Con il suo tetto ondulato in legno, una struttura prefabbricata di oltre 36.000 metri quadrati (9 acri) attraversata da decine di lucernari, l’ampliamento del terminal aeroportuale di Portland, Oregon, firmato da Zgf Architects, punta a diventare un riferimento per la progettazione in legno, sia per quanto riguarda la tecnica di costruzione sia l’approvvigionamento dei materiali.

Questo terminal, infatti, si differenzia completamente da quelli che sono gli spazi tipici degli aeroporti americani, evocando l’atmosfera delle grandi stazioni ferroviarie del passato e offrendo, oltre alla magnificenza degli ambienti, un’area di sedute disposte come in un auditorium, dove i viaggiatori possono incontrare chi li sta aspettando, ed un piccolo bosco progettato da Portland Place, che vanta 5mila piante e 72 alberi tra noci neri, ficus e ulivi.
“L’idea era quella di creare un fulcro di transito che funzionasse come una sala civica,” ha dichiarato Eugene Sandoval, socio di Zgf Architects.

L’aeroporto di Portland, pur essendo il più amato della nazione, doveva essere rinnovato, ed è per questo che sta attraversando lavori pluriennali di espansione e ristrutturazione, la cui prima fase è  appunto stata inaugurata a metà agosto. La fase 2, con ulteriori aree di shopping e ristorazione racchiuse tra pareti di vetro, aprirà invece alla fine dell’anno prossimo.
Scegliendo di rinnovare invece di costruire ex novo, per quanto più complicato dal punto di vista organizzativo, si è ridotta l’impronta di carbonio del 70%.