“Capital Brutalism”, mostra al National Building Museum di Washington, D.C. co-organizzata insieme al Southern Utah Museum of Art (SUMA) e visitabile fino al 17 febbraio 2025, esplora il valore degli edifici brutalisti nell’identità architettonica di Washington, D.C., con documenti d’archivio, disegni, modelli architettonici e fotografie contemporanee che tracciano le origini del movimento brutalista nella capitale degli Stati Uniti durante la Guerra Fredda fino ai giorni nostri.
La mostra analizza la storia, le condizioni attuali e le prospettive future dell’architettura brutalista della città, concentrandosi su sette strutture controverse, tra cui il Robert C. Weaver Federal Building, lo Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, l’Hubert H. Humphrey Building, la Lauinger Library (Georgetown University), il J. Edgar Hoover Federal Bureau of Investigation (FBI Headquarters), il James V. Forrestal Building e gli Euram Buildings in Dupont Circle.
Inoltre, vengono anche presentate ipotesi e proposte di riqualificazione realizzate da celebri studi come Studio Gang, Brooks + Scarpa, Diller Scofidio + Renfro e Bldus, che invitano i visitatori a immaginare come potrebbero diventare questi edifici.