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Ecco chi sono i vincitori del XXVIII Compasso d’Oro ADI 2024
ZA:ZA, di Zaven per Zanotta
La ricerca della semplicità produttiva, unita a una nuova idea di comfort d’uso, rafforza l’idea di sostenibilità e responsabilità nel tempo nei confronti di un pubblico vasto.
Ride on colors – Misano World Circuit Marco Simoncelli, di Aldo Drudi per Santa Monica
Il design della comunicazione declinato nella dimensione della land art sottolinea un differente rapporto della fruizione di eventi sportivi che coinvolgono un pubblico vasto attraverso nuovi media.
OMNIAGV, di Ilario De Vincenzo per Tesar Automation.
La riduzione della fatica umana unita alla sicurezza dei luoghi del lavoro attraverso un nuovo veicolo elettrico a guida autonoma dalle dimensioni contenute, destinato a migliorare l’efficienza degli spazi e delle procedure del settore logistico.
Össur power knee, di Design Group Italia per Össur R&D Team
L’unione tra tecnologie meccaniche avanzate e intelligenza artificiale applicata al settore medicale per superare il concetto di “normodotato”. Il design quale disciplina ponte tra saperi distanti, nell’ottica della responsabilità civile.
Museo d’arte, Fondazione Luigi Rovati, di Mario Cucinella Architects per Fondazione Luigi Rovati
Allestimento museografico e museologico attraverso il design che prende spunto dal rapporto con la tradizione della scultura, realizzando un ambiente emotivamente coinvolgente e sottolineando il rapporto tra fruitore e patrimonio culturale.
Ferrari Purosangue, di Flavio Manzoni e Ferrari Design.
Un concentrato di tecnologia unito a una coraggiosa innovazione tipologica, che supera le convenzionali categorie delle gran turismo, è elemento di concreta novità in un settore maturo nel confronto della competizione globale.
Farfallina, di Álvaro Siza per Sozzi Arredamenti
La tradizione della grande ebanisteria applicata alla tipologia più consolidata nella storia dell’arredo si confronta con le categorie della parsimonia – di materia e di componenti – proponendo una sintesi di elegante leggerezza.
ARIA, di Goood per Optimares
Un’innovazione tipologica che garantisce un uso migliore degli spazi di un velivolo a parità di comfort e un significativo risparmio di peso finalizzato alla riduzione dei consumi.
ANIMA, di Davide Groppi e Giorgio Rava
La riduzione degli spessori e della materia impiegata si coniuga con un’idea di espressività capace di sollecitare le istanze profonde di contatto con il trascendente di un pubblico sempre più sollecitato da messaggi banalizzanti.