Realizzata tra il 1956 e il 1959 e progettata da Melchiorre Bega, La Torre GalFa è una delle torri più famose di Milano. Lo stesso Gio Ponti, nel 1961, scriveva su Domus 377 riguardo alle sue sapienti proporzioni, che si manifestavano “in una semplicità di linee la cui ascendenza strutturale è espressa con sapienza e verità, con classicità”.
Situata in via Galvani, sull’asse che collega la Stazione Centrale e il Pirellone, da cui è separata dallo storico istituto scolastico Galvani entrato in funzione nel 1890, la torre nel 2012 fu protagonista di una famosa occupazione artistica, dopo 10 anni di abbandono.
Oggi, Torre GalFa è stata acquisita dal Gruppo Unipol, che l’ha fatta rinascere facendole assumere un ruolo attivo nell’offerta culturale della città attraverso la GAD – Galleria d’Arte Domestica, al 25esimo piano, ideata da Cru de Mon e curata dal critico d’arte Luca Cantore D’Amore.
L’esposizione si sviluppa all’interno di una suite, con una vista incredibile sulla città. Il programma del 2024 si apre con la mostra Attraverso dell’artista umbro di nascita ma romano d’adozione Marco Tamburro, le cui opere denunciano l’attuale condizione umana offrendo un’affondo sull’esistenza attraverso una dimensione in cui i personaggi appaiono anonimi e indistinguibili, rappresentati all’interno di un sistema fitto e intricato in cui qualsiasi discernimento risulta impossibile.


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