Snøhetta ha completato la sua biblioteca di Pechino

Il progetto è caratterizzato da un grande atrio centrale, e ispirandosi al paesaggio, oltre che a un gigante come Wright, punta a rinnovare la tipologia della biblioteca.

Dopo la Biblioteca di Alessandria in Egitto, la Biblioteca di Charlotte Mecklenburg e la Biblioteca di Far Rockaway negli Stati Uniti, Snøhetta – in collaborazione con lo studio cinese Ecadi – ha completato la Beijing City Library, in Cina. L’edificio, rivestito di vetro, al suo interno è caratterizzato da colonne simili a alberi altissimi, che ricordano quelle progettate da Frank Lloyd Wright per il Johnson Wax Administration Building, a Racine, in Wisconsin.

Nel quartiere di Tongzhou a Pechino, il progetto punta a offrire una nuova visione per questa tipologia, che trae ispirazione dal paesaggio circostante per influenzare i movimenti, l’attenzione e la postura dei visitatori. “L’ambiente a terrazze e le colonne simili ad alberi invitano i visitatori a sollevare lo sguardo e a concentrarsi sulla lontananza. [...] Questo è un luogo dove puoi sederti sotto un albero a leggere il tuo libro preferito,” ha detto Robert Greenwood, socio di Snøhetta. Un altro tema significativo è la condivisione di storie, che collega diverse generazioni, adulti e bambini, attraverso ricordi affettuosi ed emozioni.

Come altre famose biblioteche, anche in questo caso il centro del progetto è un enorme atrio, alto 16 metri, che presenta una serie di “colline” rivestite da sedute a gradoni, scale e scaffali. Un sentiero tortuoso, pensato a immagine del vicino fiume Tonghui, corre attraverso questo grande spazio, servendo da principale percorso di circolazione.

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