Big ha presentato il nuovo piano regolatore per Gelephu, una città vicino al confine indiano nel sud del Bhutan, che includerà un aeroporto internazionale e una diga idroelettrica con un tempio. Il progetto di mille chilometri quadrati sarà chiamato Mindfulness City e punta a diventare un modello di crescita e innovazione fondato sul paesaggio e sulla cultura bhutanese, capace di preservare la natura e potenziare al tempo stesso l’agricoltura, un luogo dove le tradizioni sono vive, il che significa anche in continua evoluzione.
Gelephu è un territorio caratterizzato da ponti, ed è stata questa forma – e tipologia architettonica – estremamente suggestiva e simbolica a guidare il progetto. Questi landmark culturali, infatti, fungono tradizionalmente sia infrastrutture di trasporto che strutture civiche.
Il masterplan di Big prende quindi forma a partire da 35 fiumi, canali e ruscelli, ed è composto da una serie di “ponti abitati” con diverse funzioni – culturali, educative, ricreative e infrastrutturali – che collegano i vari quartieri. I ponti accoglieranno un centro sanitario, un mercato coperto, un’università, un centro vajrayana e il terminal del nuovo aeroporto internazionale.
Il progetto include anche una diga idroelettrica con un tempio, il Tempio-Diga di Sankosh. Una sorta di step-well contemporaneo, con le tipiche scale e punti panoramici, che mescola religione e funzione idraulica, infrastruttura urbana e sociale. Gli edifici saranno poi realizzati con materiali locali, come legno, pietra e bambù, e saranno costruiti lungo strade lastricate permeabili.
“Sankosh Temple-Dam […] sarà un monumento creato dall’essere umano alla possibilità divina di una presenza umana sostenibile sulla terra, trasformando l’ingegneria in arte e trasformare le forze della natura in energia”, ha dichiarato Bjarke Ingels, il fondatore di Big.