Il Mäusebunker di Berlino è stato salvato dalla demolizione e ora è stato classificato come monumento storico. Inoltre è in atto una procedura per trovare il modo migliore di riutilizzarlo.
Progettato da Gerd e Magdalena Hänska, il Mäusebunker – che deve il nome al suo aspetto simile a una gabbia per topi – è stato costruito tra il 1971 e il 1981 per ospitare il cluster di laboratori per la sperimentazione animale della Freie Universität di Berlino nel quartiere Steglitz-Zehlendorf.
L’edificio è stato utilizzato dal 2003 al 2020 come istituto di ricerca per la medicina sperimentale (FEM) dalla Charité Universitätsmedizin Berlin, che alla fine aveva poi deciso di richiederne la demolizione. Ma sia il suo involucro (espressione di grande libertà progettuale) che il suo interno (con uno pianta complessa e un sofisticato sistema di ventilazione) sono stati considerati elementi di particolare valore storico.
Come ha sottolineato al Tagespiel Christoph Rauhut, responsabile del Dipartimento per la Protezione dei Beni Culturali tedesco, in Germania “Il brutalismo è entrato gradualmente nella coscienza pubblica dopo la mostra ‘SOSBrutalism’ del 2017 al Museo di Architettura di Francoforte. La situazione all’inizio non era semplice: il Charité voleva sfruttare il sito per un’espansione del Benjamin Franklin Campus, ma il valore monumentale del Mäusebunker è diventato sempre più chiaro”.