Il mondo dell’architettura piange la perdita di “Geller I” e l’organizzazione no profit Docomomo US, che si occupa di conservazione di beni culturali, ha dichiarato che questa è la perdita più grave degli ultimi anni. Secondo gli storici, infatti, la casa – progettata da Marcel Breuer nel 1945 per Bertram and Phyllis Geller nella periferia di Long Island, appena fuori New York – fu uno dei progetti cardine attraverso cui Breuer sviluppò il suo stile inconfondibile, che lo fece diventare uno dei più grandi architetti del dopoguerra.
Il progetto rappresentava la prima casa bifamiliare dell’architetto ungherese, che all’epoca aveva appena lasciato lo studio che gestiva insieme a Walter Gropius. Il design modernista di casa “Geller I” si poneva in netta rottura con la convenzione architettonica del tempo, separando le camere da letto dalla zona giorno con uno spazio ibrido a fare da ammortizzatore, invece di dividere gli spazi su due piani. La casa diventò una vetrina dell’estetica più avanguardista, anche grazie agli arredi progettati dallo stesso Breuer e un dipinto site-specific di Jackson Pollock (che fu venduto separatamente dalla casa e che oggi si trova al Museo di Arte Contemporanea di Tehran, in Iran).
Anche se i successivi proprietari avevano rimodellato gli interni e schiarito le tonalità terrose della struttura in legno e pietra, la pianta era rimasta intatta negli anni e i conservatori dei beni architettonici avevano detto che l’edificio poteva essere iscritto nei National Registers of Historic Place, tentando di assicurargli la nomina di edificio storico, ma senza successo. I funzionari hanno dichiarato che gli attuali proprietari non hanno contravvenuto ad alcuna legge, ma secondo alcuni questa perdita dimostra come le dinamiche del mercato immobiliare e le lasche regole sulla salvaguardia degli edifici stiano mettendo in serio pericolo l’architettura modernista.