Epomaker Th40, la mini tastiera meccanica che puoi mettere in tasca

Un oggetto dal design curatissimo, la TH40 nasce sulla scia del grande successo delle tastiere meccaniche, che sembravano relegate al passato.

La nuova TH40 di Epomaker è una tastiera meccanica grande solo il 40% del normale, così piccola e leggera rispetto al solito da essere considerata “tascabile”, tanto che è dotata di un laccio per trasportarla più comodamente e nei video sui social la si vede infilare nella tasca della tuta.

Ma è un oggetto solido, in robusta plastica Abs e con un curatissimo design con montaggio a guarnizione dei tasti. La tastiera si connette a computer, tablet e smartphone attraverso il Bluetooth, cavo USB o wireless 2.4G. Al suo interno c’è una generosa batteria che garantisce una lunga autonomia.
 

Il ritorno delle tastiere meccaniche

Le tastiere meccaniche, una “retrotecnologia” che negli uffici e sui laptop ha lasciato il posto a tastiere più sottili, sono tornate in voga negli ultimi anni. Di sicuro, il contesto in cui hanno più successo è quello del gaming, ma vengono usate anche da programmatori, creator e scrittori. Oltre a offrire una migliore esperienza di digitazione e una più alta reattività, oltre a una grande longevità, quello che le contraddistingue è la possibilità di personalizzarle.

L’Epomaker TH40, oltre a essere solida e particolarmente funzionale pur nel piccolo formato, è oggettivamente bella. Viene venduta in due versioni: Black and Gold, con dettagli gialli su un corpo nero, e Purple, dove il viola si alterna al bianco. Quando la tastiera è accesa, un sofisticato sistema di retroilluminazione la colora; non si tratta solo di un apporto estetico, ma anche funzionale. Per esempio, il livello della batteria è indicato proprio attraverso la retroilluminazione. Non esiste una custodia ufficiale e quando la si trasporta bisogna fare un minimo di attenzione, ovviamente.

Courtesy Epomaker

Digitazione e personalizzazione

Messa alla prova, risulta che digitare sulla TH40 è semplicemente piacevolissimo. E al tempo stesso speciale: per creare una tastiera così piccola, Epomaker ha rinunciato a molti tasti a cui siamo abituati, come la fila dei numeri e quella dei tasti funzione, oltre alle frecce e a tutta quella parte della tastiera con i caratteri speciali e accentati per gli alfabeti che li usano. Non è certo una tastiera per tutti e imparare a usarla bene richiede sicuramente una curva di apprendimento importante.

La TH40 utilizza un software molto popolare per la personalizzazione delle tastiere che si chiama Via e permette di configurare 4 “livelli” di caratteri e funzioni diverse ai pochi tasti a disposizione. Si possono impostare anche delle macro, che espandono notevolmente le possibilità di questa tastiera così bella, ma così piccola. Via è un software abbastanza intuitivo, ma non semplicissimo, e dove è facile commettere errori da cui poi è difficile tornare indietro, perché si cambia a tutti gli effetti la mappatura della tastiera, quindi va usato con attenzione.

Courtesy Epomaker

Vale la pena?

L’Epomaker TH40 è una tastiera che unisce portabilità, solidità e possibilità di personalizzazione, ma non è adatta a tutti. Il suo formato ultra-compatto la rende una scelta ideale per chi ama le tastiere minimaliste e personalizzabili, mentre potrebbe risultare impegnativa per chi preferisce un layout più tradizionale. Se sei disposto a superare la curva di apprendimento iniziale, questa tastiera può diventare un compagno di digitazione davvero speciale.

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