È già circondata da impalcature la casa che l’architetto Frank Lloyd Wright progettò per Edgard J. Kaufmann negli anni ’90 come ritiro del weekend, costruendola in un vasto terreno sulle montagne della Pennsylvania sudoccidentale, letteralmente sopra a una piccola cascata formata dal torrente Bear Run. È uno degli edifici del ‘900 più famosi, considerato un vero e proprio manifesto dell’architettura organicista.
Ma ora inizia a fare acqua da tutte le parti: a quasi 90 anni dalla sua edificazione urge contrastare le oltre 60 infiltrazioni d’acqua che minacciano l’integrità del fabbricato: pioggia e neve sciolta hanno permeato il tetto danneggiando gli interni della casa.
Il megaprogetto di ristrutturazione mira a efficentare la struttura mediante interventi che si notino il meno possibile: Il team sta pompando malta liquida nelle pareti cave che l’architetto aveva riempito di arenaria, degradatasi nel tempo, affinché l’acqua non possa più accumularsi al loro interno e sta installando guarnizioni in piombo nei punti in cui li muri si congiungono ai tetti o alle terrazze.
A supervisionare gli sviluppi, Justin Gunther, direttore della Fallingwater House, che ha dichiarato a The Wall Street Journal che la condizione in cui l’edificio versa deriva dalla complessità intrinseca di alcune scelte progettuali, e non certamente da una scarsa attenzione da parte dell’architetto: “Wright ha superato i tradizionali schemi costruttivi per ottenere qualcosa di straordinario e ha utilizzato le tecnologie più avanzate a sua disposizione”.
7 milioni di dollari americani è il costo previsto per i lavori, una cifra notevole soprattutto considerando che a Wright occorsero “solo” 148 mila dollari per costruire la casa (circa 3 milioni e 200 mila dollari considerando la valuta attuale). Durante il cantiere le visite al sito, da anni aperto al pubblico, non si fermano, ma, anzi, includeranno anche un tour della casa dalle impalcature.

L'ultima collezione di Ethimo è una questione di intrecci
Ispirata alle lavorazioni tipiche della spagna orientali e ai patios, la nuova collezione disegnata da Studio Zanellato/Bortotto ripensa l'estetica del comfort.