Il nuovo calendario Lavazza di Omar V. Diop: “Celebro il bancone del bar”

Il calendario Lavazza 2025 raccontato dal suo fotografo, che si è ispirato ai bar italiani come luogo d’incontro. Tra i protagonisti, Big Mama e Sinner, ma anche Cino Zucchi.

Anche se la storia di Lavazza ha inizio quasi un secolo prima, è dal 1993 che l’azienda ha fatto del calendario un vero e proprio manifesto. Strumento di comunicazione della propria identità ma anche operazione artistica contemporanea, Lavazza ha sempre coinvolto fotografi di calibro internazionale, dai primissimi di Helmut Newton, in bianco e nero e con la donna protagonista – come si usava nei calendari dell’epoca – fino agli anni 2000 con i colori accesi di David LaChapelle, e poi le immagini provocatorie di Annie Leibovitz. Let’s Blend, il nuovo calendario 2025, raccoglie l’eredità degli ultimi anni, in cui l’azienda ha sfruttato il proprio manifesto per porre l’attenzione su temi “umani” di inclusività e tolleranza, chiamando Omar Victor Diop, giovane fotografo franco-senegalese, a lavorare sul “blend”, la miscela appunto, che ha reso Lavazza celebre in tutto il mondo.

Il calendario Lavazza 2025 Gennaio

Courtesy Lavazza

Il calendario Lavazza 2025 Febbraio

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Il calendario Lavazza 2025 Marzo

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Il calendario Lavazza 2025 Aprile

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Il calendario Lavazza 2025 Maggio

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Il calendario Lavazza 2025 Giugno

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Il calendario Lavazza 2025 Luglio

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Il calendario Lavazza 2025 Agosto

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Il calendario Lavazza 2025 Settembre

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Il calendario Lavazza 2025 Ottobre

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Il calendario Lavazza 2025 Novembre

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Il calendario Lavazza 2025 Dicembre

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Quattro trimestri, corrispondenti alle stagioni e differenziati per palette di colore, traducono le quattro declinazioni del tema: dalla miscela del caffè si passa a quella culturale, professionale, di età e di provenienza. “Ho voluto tradurre l’estetica delle mie opere precedenti nel mondo dei bar italiani per la colazione, con ambienti aperti a tutti” racconta Diop a Domus. “Sono sempre stato affascinato dal modo in cui i banconi dei bar svolgono un ruolo centrale nella vita sociale di ogni comunità, specialmente in Italia. Sono stato fortunato a poter lavorare con un cast molto diversificato; questo ha fatto una grande differenza.”

E così, nello stesso calendario, vediamo comparire il tennista numero uno al mondo Jannik Sinner, la cantautrice Big Mama, l’architetto e designer Cino Zucchi - che con Lavazza ha già collaborato progettando la moka Aladina e i nuovi headquarter dell’azienda – ma anche chef, baristi, collaboratori e partner. Tutti dietro al bancone di un bar ideale, in una composizione che rimanda alla tradizione della pittura rinascimentale. 

Omar V. Diop nel backstage del Calendario Lavazza 2025

“È importante trovare un ritmo, visivamente” ci dice Diop, confessando con entusiasmo che si tratta del primo calendario che abbia mai realizzato in vita sua. “Abbiamo stabilito lo styling, la scenografia e gli accessori per ogni stagione. Il cast è stato quindi disposto in modo da evidenziare l’incredibile diversità del mondo Lavazza. Il resto è avvenuto spontaneamente durante i servizi fotografici, perché ogni persona coinvolta ha portato la propria essenza alle composizioni finali.” Per il mese di agosto, compare perfino lui stesso, con un gesto artistico che ci racconta accompagnarlo nel suo lavoro: “l’autoritratto è un modo per me di incarnare diversi personaggi che, a mio avviso, hanno qualcosa da comunicare. I miei autoritratti non sono autobiografici. Non si tratta mai della rappresentazione della mia storia personale, ma piuttosto della performance fotografica di un attore. Il mio obiettivo è incoraggiare la curiosità e l’empatia raccontando storie dimenticate di eroi poco conosciuti o immaginando un futuro possibile per l’umanità.”

Omar V. Diop nel backstage del Calendario Lavazza 2025

È proprio al futuro che guarda Lavazza, che con questo progetto non solo celebra i suoi 130 anni di storia, ma mette in risalto il punto forte della sua crescita, passata e futura: la miscela. Conclude Diop: “Lavazza rappresenta l’incarnazione della maestria e della passione italiana per la bevanda più universale al mondo. Penso che se l’espressione ‘Caffè Italiano’ sia diventata sinonimo di ‘ottimo caffè’, è in gran parte grazie all’eredità di Lavazza.”