Gli articoli di Domus che vi sono piaciuti di più quest’anno

Dal brutalismo in Italia alla nuova villa di Brad Pitt, dalle oramai immancabili sneaker alla casa di Nicola Lagioia, ecco gli articoli più gettonati e con loro i video che avete preferito sui social.

Fine anno, tempo di bilanci. E un’ottima occasione per lasciarsi sorprendere da quello che è successo nei dodici mesi precedenti. Tra grandi conferme e risultati inaspettati, è quello che succede a riguardare l’elenco degli articoli pubblicati sul sito di Domus che a voi lettori (o come piace dire in contesto digital, “utenti”) – sono piaciuti di più qui (sempre di più gli accessi direttamente alle homepage) o sulle nostre piattaforme digital sempre in espansione, sui nostri social o in una delle nostre newsletter a cui potete iscrivervi qui.

Questa raccolta di articoli è dominata dalle “raccolte”, ovvero da articoli che mettono insieme più esempi di una stessa tipologia. E ne abbiamo per tutti i gusti, dalle infrastrutture (stazioni ferroviarie) al densissimo pezzo d’archivio sulle 50 case più importanti mai pubblicate su Domus nei suoi quasi 100 anni di storia, passando per la moda (sneaker), l’abbandono, quasi in uno slancio nostalgico verso gli anni ’90, e il weird (grattacieli più bizzarri), categoria che spadroneggia in ogni ambito dello scibile e dell’intrattenimento. C’è ovviamente il brutalismo, passato da fenomeno di nicchia a tendenza onnipresente e che fa sfracelli sui social.

Ma c’è anche spazio per i film, che su Domus vanno sempre fortissimo, a causa dell’affinità elettiva tra cinema, design e architettura, per il gossip, che va forte ovunque, e la nostra serie “a casa di”, qui con lo scrittore italiano Nicola Lagioia, il più letto di quest’anno.

Infine, un ponte sul futuro: abbiamo deciso di aggiungere tre contenuti nati per i social e non per il sito, ovvero tre reel che abbiamo pubblicato sul nostro Tiktok e su Instagram, proiettandoci già verso un anno in cui la nostra presenza digitale sarà ancora più pervasiva e sempre meno agganciata all’idea di essere una mera “conversione digitale” di una rivista cartacea in digitale.

Perché dicevano che il futuro sarebbe stato qui, ma quel futuro è già il presente.


01

50 architetture da conoscere: case nel mondo e nella storia

“Tutto è Architettura”, scriveva Hans Hollein nel 1968, nel pieno fermento dei movimenti progettuali, radicali e internazionali. In passato l’architettura era un’arte riservata agli edifici pubblici, ai monumenti e ai palazzi aristocratici, quindi la semplice casa di abitazione non era quasi mai coinvolta nei progetti che hanno fatto la storia dell’architettura, nonostante ben si sappia che esiste, soprattutto per questo archetipo, anche una “architettura senza architetti”, come hanno insegnato Giuseppe Pagano e Bernard Rudofsky. Continua a leggere


02

15 icone dell’architettura che non esistono più

Se talvolta palle da demolitore e mine esplosive sono accolte con sollievo da parte di chi coglie in una specifica opera costruita uno sfregio al decoro urbano o alla dignità umana (basti pensare alle vituperate Vele di Scampia), capita anche che la distruzione di un’architettura avvenga con profondo rammarico al di là del giudizio estetico kantiano del “bello” o di altri parametri valutativi soggettivistici. Continua leggere


03

15 opere di arte pubblica che sono il simbolo di una città

Se nei secoli l’arte pubblica si è prevalentemente identificata con il “monumento” inteso come strumento agiografico, a partire dal XX secolo ha cominciato ad abbandonare le velleità celebrative per perseguire obiettivi più generalmente comunicativi e correlati al contesto di riferimento. Insediandosi nel tessuto urbano, le opere d’arte pubblica site specific – progettate in relazione ad una precisa realtà ambientale e socio-culturale – hanno determinato un risultato bivalente: da un lato, hanno consentito alla cultura di scivolare via dalle teche dei musei e penetrare, a beneficio di pubblico più ampio (anche se a volte inconsapevole o sospettoso), nelle piazze e nelle strade; dall’altro, sono state in grado di impattare considerevolmente sul processo di costruzione o rafforzamento dell’identità di un luogo e della sua riconoscibilità, tanto da diventare “simboli” di quella città. Continua a leggere


04

Brutalismo in Italia, 20 architetture che devi conoscere

Come Domus ha già avuto modo di raccontare, il Brutalismo si è sviluppato a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, un tempo in cui il pensiero architettonico riformulava il lessico del costruire per fare fronte alle esigenze della società ferita dalla guerra e pronta a ripartire. Il risultato è un’architettura che cerca di liberarsi dalle rigidità del Movimento Moderno, scarnificata e disinvoltamente anti-edonistica, che privilegia l’etica all’estetica e si caratterizza per il funzionalismo schietto, l’impostazione gerarchica della struttura e la plasticità dei volumi.  Continua a leggere


05

L’Italia delle architetture in abbandono: 10 edifici dismessi che dovresti conoscere

Nell’editoriale di Domus 1066, Jean Nouvel scriveva che le architetture, come gli esseri viventi, sono troppo spesso irresponsabilmente abbandonate, dimenticate o sfruttate. Perché un’architettura duri negli anni, bisogna poterla conservare viva, per permetterle di adattarsi alle situazioni del momento. Orfane di gestioni lungimiranti, talvolta distratte o dormienti, queste architetture hanno dato volti civici a istituzioni e poteri, ospitato eventi simbolici e accolto le popolazioni locali, segnando epoche e immaginari collettivi. Continua a leggere
 

@domus 3 architetture scomparse in giro per il mondo! Le conoscevi? #imparacontiktok #architecture ♬ suono originale - Domus Magazine

06

Quando gli arredi IKEA diventano da collezione: i 15 pezzi vintage più ricercati


07

14 spettacolari cantine in Europa, firmate da grandi architetti

Da Foster a Nouvel, da Calatrava ad Hadid, una rassegna di progetti eccellenti che fanno da casa ad alcuni dei vini più celebri del pianeta. Continua a leggere


08

Un secolo di evoluzione della casa minima in 9 esempi d’autore

La casa minima non è un tema dell’architettura di tutti i tempi. Nel mondo occidentale la cultura del progetto associa una taglia specifica, minima appunto, a una funzione, l’abitazione, solo da un secolo o poco più. La casa minima è innanzitutto la prima casa per tutti. Dalla fine degli anni ‘10 del secolo scorso i maestri del Movimento Moderno, variamente socialisti e progressisti, progettano da un lato grandi ville-manifesto per una committenza benestante e colta, dall’altro alloggi ridottissimi ma finalmente “dignitosi” da riprodurre in centinaia, migliaia, milioni di esemplari. L’existenzminimum modernista, nelle sue tante varianti, è piccolo e senza fronzoli perché solo a queste condizioni può essere industrializzato e costruito in quantità realmente democratiche. Continua a leggere


09

A casa di Nicola Lagioia

“Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando” diceva Joseph Conrad, l’autore di Cuore di Tenebra. Non è certo il caso di Nicola Lagioia – o meglio – a sua moglie, la scrittrice Chiara Tagliaferri, non deve dare nessuna spiegazione perché oltre alla vita, in questa casa romana, condividono la stessa professione. Tra tutti i lavori, o vocazioni, l’essere scrittore è sicuramente una condizione dove la distinzione tra lavoro e vita privata è fisiologicamente impossibile. Continua a leggere


10

Brad Pitt ha comprato la Steel House a Los Angeles per 5 milioni e mezzo di dollari

Rimasto senza un punto d’appoggio a Los Angeles, Brad Pitt – da sempre grande appassionato d’architettura – ha acquistato una delle ville che hanno fatto la storia della città: la Steel House, un padiglione in vetro e acciaio costruito nel 1960 tra le colline di Los Feliz e progettato dal poco noto Neil M. Johnson. Continua a leggere


11

In vendita villa di Jean Nouvel nella “presqu’île des milliardaires”

In Costa Azzurra, sulle colline di Saint-Jean-Cap-Ferrat, è stata messa in vendita la Villa Grand Cap, progettata dall’architetto e designer francese Jean Nouvel, per 46 milioni di euro. La casa, di 545 metri quadri, si sviluppa su cinque livelli, ed è caratterizzata da una struttura in acciaio che sorregge un grande tetto vetrato, capace dar vita a uno straordinario dialogo con la natura circostante e di inondare ogni ambiente di luce. Continua a leggere


12

7 stazioni ferroviarie, da Roma a Hong Kong, da Calatrava a Zaha Hadid

“Fondere tutte le campane per farne altrettante rotaie di nuovi treni ultra-veloci”: se fosse ancora tra noi, a Filippo Tommaso Marinetti brillerebbero gli occhi nel vedere i treni e le stazioni dell’Alta Velocità, manifesto dello spettacolare progresso della tecnologia meccanica e infrastrutturale da lui tanto auspicato. Continua a leggere


13

La guida di Domus a CityLife

CityLife. Foto di Marco Menghi

Già negli anni ’60 Gio Ponti spiegava in una celebre intervista televisiva che uno skyline riuscito non comprende grattacieli isolati, ma gruppi di edifici alti che si osservano a distanza al di sopra del tessuto urbano. Se all’epoca erano in costruzione a Milano le poche torri del Centro Direzionale previsto dal Piano Regolatore del 1953, solo tra gli anni 2000 e 2010 si realizzano nel capoluogo lombardo un paio dei “grappoli” immaginati da Ponti, corrispondenti ad altrettante operazioni urbanistiche di grande scala: Porta Nuova e CityLife. Continua a leggere


14

“Acchiappare il desiderio per la coda”: il Palladium di New York

Murales di Keith Haring all'interno del Palladium, Ney York, 1985. Foto di Timothy Hursley, Garvey Simon Gallery

Sono bastati meno di tre anni, dal 1977 al 1980, per capovolgere non solo l'immaginario mondiale del clubbing ma per liberare un’intera rivoluzione, estetica e sociale. Sono i disco years, i tre anni di riferimento sono quelli dello Studio 54 di New York (ma non sarà solo, tra Paradise Garage e altri club icona). Finiti questi anni lo Studio chiude, i fondatori Steve Rubell e Ian Schrager attraversano un discreto mare di guai con la legge, e per la metà degli anni ‘80 sono pronti a scrivere un altro capitolo di storia della cultura: ma è cambiato tutto, è cambiata New York, è cambiat la società coi suoi desideri. Continua a leggere
 


15

Questo sarà il primo grattacielo greco, progettato da Foster + Partners

Lamda Development ha presentato il progetto dell’Athens Riviera Tower, il primo grattacielo che verrà costruito in Grecia, progettato da Foster + Partners a Hellinikon, il più grande progetto di rigenerazione urbana europeo, sul sito dell’ex aeroporto a sud di Atene, con un parco da 400 ettari, residenze di lusso, hotel, un casinò, un porto turistico, spazi commerciali e per uffici. Continua a leggere


16

10 grandi installazioni da non perdere alla Milano Design Week 2023

Le grandi installazioni alla Milano Design Week sono quei progetti che il pubblico, soprattutto quello dei non addetti ai lavori, ama, perché lo riavvicina al mondo del design. Colmano in qualche modo il vuoto tra le antiche aspirazioni democratiche del design e il fatto che alla fine oggi è diventato una nicchia. Il paradosso è che le grandi installazioni sono quelle che designer e professionisti di settore spesso odiano, perché distolgono l’attenzione dal loro lavoro con operazioni di una scala accessibile solo a pochi. Continua a leggere


17

8 serie tv che ogni architetto o designer dovrebbe vedere

La serialità televisiva è uno dei fenomeni più interessanti del nostro tempo. Attorno alla fruizione delle serie tv si formano immaginari e visioni del mondo in una dimensione transgenerazionale e ibrida. La ripetizione e la dilatazione dei contenuti sono sicuramente le caratteristiche strategiche che tengono un pubblico sempre più ampio incollato ai vari device (pc, tv, smartphone, tablet). Continua a leggere
 


18

10 case di celebrità disegnate da grandi architetti

Sono tante le testimonianze che, dagli anni ’20 fino ad oggi, mostrano come la progettazione architettonica abbia risposto alle stravaganze e agli eccessi di personaggi famosi, talvolta ossessionati dall’idea di una residenza all’altezza del proprio ego. Così sono nati progetti talvolta esuberanti ed insoliti, che hanno fatto da scenario non solo a feste e ricevimenti patinati, ma spesso anche a giochi di potere e vicissitudini politiche. Continua a leggere


19

I più bizzarri grattacieli ora in costruzione

La corsa a chi sale più in alto non è l'unica gara nel mondo dell'architettura. Anzi, la tendenza predominante, negli ultimi anni, sembra sia quella di voler innovare la tipologia del grattacielo: invece che competere per avere il grattacielo più alto del mondo, le grandi metropoli globali vedono crescere enormi oggetti iconici, le cui forme richiamano oggetti di uso quotidiano, le sagome di animali...
Abbiamo iniziato nel 2021 un'esplorazione di questo mondo di forme, e abbiamo deciso di aggiornarla agli ultimi episodi di quest'anno. Continua a leggere


20

La storia delle sneaker in 20 modelli imprescindibili

Nate a cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, le sneaker – anche note come plimsolls, pumps, crepes, kicks e chissà quanti altri termini gergali – sono inizialmente prodotti derivati dall’evoluzione degli studi sulla gomma, non a caso i primi, storici marchi (come Dunlop e Superga) erano tutt’altro che dediti alla moda. La loro funzione sportiva – tanto da meritargli il comune sinonimo di ‘scarpe da tennis’ – ne caratterizza gli esordi, ma è l’adozione a pilastro dello streetwear a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso a rivoluzionarne per sempre il ruolo e la semantica. Continua a leggere

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