New York ha un nuovo logo per promuovere il turismo in città. Anche se riprende molto da vicino quello creato da Milton Glaser nel 1976 – “I❤️NY”, vera e propria icona dell’epoca in American Typewriter, capace di anticipare di decenni l’epoca delle emoji – non sembra però in grado di sintetizzare in un’immagine un sentimento collettivo legato alla città. Si concentra infatti molto sui dettagli formali, senza incarnare l’essenza del luogo, anche se vuole porre l'accento su una rinascita collettiva, hanno scritto molti analisti e commentatori.
In particolare, Adam Gopnik sul New Yorker ha fatto notare che ormai nessuno – a parte sui documenti ufficiali o sulle spedizioni – usa davvero la sigla “NYC”. In realtà la C è stata aggiunta per porre l'attenzione sulla città di New York e non sullo Stato, tuttavia, questa scelta rende istintivamente l'impressione del logo posticcia e stantia, come dice Gopnik, un’etichetta usata solo da chi New York non la conosce davvero, e in cui quindi diventa impossibile identificarsi.
Un altro dettaglio criticato anche sul New York Times è stata poi l’ombra aggiunta all’immagine del cuore, che lo appesantirebbe, trasformandolo in uno statico dettaglio formale e uccidendone la rapida spontaneità, nata da quella che un tempo era l’energia inarrestabile che riempiva ogni angolo della città.
Anche il New York Magazine non si è risparmiato, titolando: “NYC’s New Promotional Logo Kinda Sucks.”
Photograph courtesy New York State Department of Economic Development.

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