L’idea di ricostruire l’arena del Colosseo era nata dall’archeologo Daniele Manacorda nel 2014. La suggestione aveva al tempo suscitato polemiche e perplessità, ma la volontà di restituire al Patrimonio dell’Umanità Unesco la sua arena – così come appariva nelle illustrazioni del XIX secolo – è stata sostenuta dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il turismo, Dario Franceschini, il quale aveva inserito l’intervento nel Piano Strategico Grandi Progetti Culturali nel 2015, per un finanziamento complessivo di 18,5 milioni di euro.
All’annuncio del cantiere, segue la pubblicazione di un bando da parte di Invitalia per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza, con scadenza strettissima entro il prossimo 1 febbraio, e con l’obiettivo condiviso di avviare i lavori entro il 2021.
L’intervento prevede il ripristino della lettura integrale del monumento e permetterà al pubblico di comprendere appieno l’uso e la fruizione di questa icona dell’antica Roma, grazie a soluzioni tecnologiche e integrate che guideranno il visitatore. Il piano della nuova arena dovrà essere pensato come un dispositivo meccanizzato che permetta l’apertura e chiusura dello stesso più volte al giorno, consentendo ai visitatori di comprendere la sinergia e la stretta relazione con i sotterranei.
“La ricostruzione dell’arena del Colosseo è una grande idea, che ha fatto il giro del mondo” afferma il Ministro Franceschini. “Sarà un grande intervento tecnologico che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena”.
Immagine di apertura: Colosseo, Roma, Italia. Foto Ahmed Rasheed via unsplash