Il Vitra Design Museum celebra i mobili in acciaio tubolare dell’era Bauhaus

La nuova mostra allo Schaudepot mette sotto i riflettori la carriera dell'imprenditore ungherese Anton Lorenz.

In occasione del 100° anniversario della nascita della Bauhaus, quest’anno i musei di design di tutto il mondo – da Francoforte a San Paolo – celebrano l’eredità della celebre scuola tedesca. Lo fa anche il Vitra Design Museum di Weil am Rhein (Germania) con la mostra “Anton Lorenz: From Avant-Garde to Industry”, in programma presso lo Schaudepot dal 21 febbraio al 19 maggio. Curata da Susanne Graner (Head of Collection and Archive al Vitra Design Museum), l’esposizione esplora l'opera di Anton Lorenz (1891-1964), una figura chiave – sebbene poco nota al grande pubblico – dell'era Bauhaus. Designer e imprenditore, Lorenz ebbe un ruolo centrale nel riconoscimento e nella diffusione del rivoluzionario acciaio tubolare nell’ambito dell’arredo. Nato in Ungheria, nel 1927 si trasferì in Germania, dove poco dopo diventò amministratore delegato della Standard Möbel, una compagnia fondata dai suoi compatrioti, i designer Marcel Breuer – che solo due anni prima aveva iniziato a lavorare sul design della sua iconica B3, conosciuta anche con il nome di Wassily Chair – e Kálmán Lengyel.

Anton Lorenz, armchair »KS41g«, 1929/30, (Deutsche Stahlrohrmöbel)  © Vitra Design Museum, photo: Jürgen HANS 
     

Marcel Breuer, stool for the Bauhaus canteen, »B9«, 1925 (Experimental workshop, Junkers Flugzeugwerke AG), © Vitra Design Museum, photo: Jürgen HANS 

Assembling of the »Barcaloafer«, approx. 1947
© Vitra Design Museum, Estate Anton Lorenz 

Ludwig Mies van der Rohe, chair »MR10«, 1927, (Berliner Metallgewerbe Josef Müller)
© Vitra Design Museum, photo: Jürgen HANS 

Alfred Zeffner, liqueurs trolley »GT74«, 1930/31,
(Deutsche Stahlrohrmöbel) © Vitra Design Museum, photo: Jürgen HANS 

Interior of the »Samt und Seide« Café at the exhibition
»Die Mode der Dame«, 1927

Courtesy Vitra Design Museum, Estate Anton Lorenz, photo: Schneider 

Hans Luckhardt, lounger »LS22« 1930/31,
(Deutsche Stahlrohrmöbel)
© Vitra Design Museum, photo: Jürgen HANS 

"How a totally different kind of chair...", brochure from Barcalo, approx. 1966
  © Vitra Design Museum, Estate Anton Lorenz

Photo from a test series at the Kaiser-Wilhelm-Institute for Labor Physiology , 1938
© Vitra Design Museum - Estate Anton Lorenz         

Model for the visualization of the mechanism of a moving chair, fabricated on the occasion of a law suit Lorenz versus Berkline, 1963

© Vitra Design Museum, Estate Anton Lorenz

Lorenz, che in seguito avrebbe lavorato per altri importanti aziende, come Desta e Thonet, “si dimostrò così abile nell’acquisire brevetti e fondare imprese che presto guadagnò la reputazione di ‘eminenza grigia’ dei mobili in tubolare d'acciaio, contribuendo al successo di questo nuovo genere con una rete di imprese e contatti globale”, sottolinea il team curatoriale. La mostra si basa sull’archivio della fondazione che porta il suo nome, acquisita dal Vitra Design Museum nel 1989 grazie agli sforzi di Alexander von Vegesack, direttore-fondatore del museo tedesco (dal 1988 al 2011). Come ricorda von Vegesack, “durante la ricerca per la mia prima pubblicazione in Europa e America – Deutsche Stahlrohr Möbel (München, 1986) – ho saputo che Anton Lorenz aveva lasciato la Germania negli anni ’30 e che aveva portato tutti i suoi documenti in America. Lì aveva lavorato con l’architetto Peter Fletcher, che in seguito si occupò dell’archivio della Fondazione Anton Lorenz negli Stati Uniti. Ho incontrato Fletcher nei primi anni Novanta e ho cercato di persuaderlo a vendere i documenti al Vitra Design Museum. Mi ci è voluto un po’ di tempo; la stessa richiesta gli era infatti stata fatta più volte anche dal MoMA... Ma alla fine ci sono riuscito. L’archivio era in cattive condizioni e incompleto, ma conteneva la maggior parte dei brevetti, dei disegni, delle lettere e dei documenti essenziali.”

"The 100 000th Barcaloafer", Anton Lorenz standing, 1947 © Vitra Design Museum, Estate Anton Lorenz

Unendo questo materiale d’archivio, mai stato esposto prima, con arredi concepiti da designer del calibro di Mart Stam, Marcel Breuer e Ludwig Mies van der Rohe e dallo stesso Lorenz, la mostra sottolinea l’importanza di alcuni aspetti spesso trascurati quando si parla dell’ascesa del movimento d’avanguardia tedesco: innovazione tecnologica, imprenditorialità, brevetti e procedure legali. Come spiega von Vegesack, “Lorenz progettò un gran numero di sedie tubolari Thonet e di altre aziende dell’Europa orientale. Egli migliorò anche alcuni dei modelli concepiti da Breuer, ma non raggiunse mai l’affascinante livello di raffinatezza di Mies van der Rohe o dello stesso Breuer, i quali compresero immediatamente il valore delle forme elementari che si potevano ottenere con la nuova tecnica. Per questioni di copyright, coloro che seguirono dovettero trovare modi diversi di reinterpretare le forme essenziali sviluppate dai due.” Rivelando il dietro le quinte della produzione di mobili in tubolare d’acciaio, la mostra propone anche un’alternativa al discorso abituale sull'era del Bauhaus, che in genere tende a focalizzarsi esclusivamente sulla scuola. Un punto di vista che il Vitra Design Museum aveva già messo in discussione nel 2015 con “The Bauhaus #itsalldesign”, la mostra itinerante curata da Jolanthe Kugler ripresa quest’anno dal Designmuseum Danmark (Copenhagen, Danimarca) che la presenterà dal 14 marzo all’1 dicembre 2019.

  • Anton Lorenz: From Avant-Garde to Industry
  • febbraio 21 - Maggio 19
  • Susanne Graner
  • Vitra Design Museum
  • Weil am Rhein, Germania