Ha inaugurato presso l’Oratorio di San Mercurio a Palermo Sacrosantum.8, l’ottavo appuntamento della seconda edizione di Sacrosanctum, la rassegna organizzata da Amici dei Musei Siciliani e curata da Adalberto Abbate e Maria Luisa Monataperto.

Stavolta i riflettori sono puntati su un’opera inedita di Francesco Simeti, artista palermitano di nascita e newyorkese d’adozione noto per il suo spiccato approccio multidisciplinare attraverso il quale realizza installazioni site-specific che combinano carta da parati, sculture e collage tridimensionali.

"Nell’assenza, nel silenzio, il sacro”. Ad attendere i visitatori della mostra è un giardino dell’Eden rigoglioso, un luogo paradisiaco gremito di fiori e piante multicolor. Confrontandosi con il tema del sacro, Simeti crea un’installazione dove le immagini, modificate e ricomposte in pattern, si aggrovigliano e affollano dando vita a wallpaper seducenti e dall’impatto visivo fortissimo. Attenzione però, le sue opere sono decorative solo all’apparenza e vanno osservate con cura: i paesaggi mirabili dall’atmosfera esotico-barocca celano infatti un sottile e sublime velo di orrore e inquietudine che si rivela attraverso dettagli allarmanti. L’esito finale è un equilibrio simbolico tra natura e artificio, tra splendore e caos, un ‘tutto’ che è quasi un paradigma di ciò che è il mondo.

Le opere di Francesco Simeti (Palermo, 1968) fanno parte di collezioni di musei prestigiosi come il Cooper Hewitt Smithsonian Design Museum di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra e  il Philadelphia Museum.