The party was yesterday

Mario García Torres recupera la storia del Museo Dinamico degli anni ’60, dove alcuni artisti avevano letteralmente invaso le strane case di Manuel Larrosa a Città del Messico. 

“The party was yesterday (an no one remembers anything)”, mostra ad Archivo Diseño y Arquitectura, Città del Messico, 2017. Grafica Alejandro Olavarri
Nel corso degli anni Sessanta, il Museo Dinamico aveva trasformato una serie di case anticonformiste disegnate da Manuel Larrosa in spazi espositivi effimeri. Attraverso una selezione di opere d’arte e documenti originali, Mario García Torres recupera la memoria di questi eventi, per riconquistarne la natura effimera e festaiola in una serie di gesti contemporanei. “The party was yesterday (an no one remembers anything)” è in mostra negli spazi di Archivo Diseño y Arquitectura a Città del Messico.

 

La sera del 6 settembre 1962, un gruppo di giovani artisti all’avanguardia e anti-sistema – poi riconosciuti come la Breakaway Generation (o Generación de la Ruptura) – occupò stanze, corridoi e giardini di una strana casa dalle proporzioni e geometrie non convenzionali progettata da Manuel Larrosa, un architetto sperimentale all’epoca sulla trentina. Appesero quadri astratti alle pareti, sculture in angoli inaspettati e nelle fessure, utilizzarono scale e finestre come sfondi per gli allestimenti e gli spettacoli di danza. Quella notte, la casa a Tepexpan 14, nell’addormentato quartiere di Coyoacan, a Città del Messico, fu trasformata nel primo Museo Dinamico: un progetto concepito come museo, teatro, spazio performativo e di raduno, dallo stesso Larrosa insieme all’ex direttore dell’Istituto Nazionale di Belle Arti, Miguel Salas Portugal.

Manuel Larrosa, casa Heroes de Padierna. Foto Lourdes Grobet
Manuel Larrosa, casa Heroes de Padierna. Foto Lourdes Grobet
Larrosa e Salas Portugal crearono il Museo Dinamico per ospitare quegli artisti ostracizzati dai musei e dalle istituzioni culturali del tempo: promossero la pittura e scultura di Manuel Felguérez, Lilia Carrillo, Alberto Gironella, Vicente Rojo, Fernando García Ponce, Angélica Gurría, Luis Nishizawa, Enrique Climent, Enrique Echeverría e Waldemar Sjölander, tra gli altri, insieme alle fotografie di Nacho López e opere di altri artisti emblematici come Alejandro Jodorowsky e Juan José Gurrola, le cui pratiche non convenzionali erano legate al teatro, alle performance e all’arte concettuale. Il Museo Dinamico è diventato una piattaforma di discussione e denuncia dell’apparato istituzionale e dello status quo culturale del Messico degli anni ’60.
Manuel Larrosa, casa Heroes de Padierna. Foto Lourdes Grobet
Manuel Larrosa, casa Heroes de Padierna. Foto Lourdes Grobet

fino al 6 maggio 2017
The party was yesterday (and no one remembers anything)
a cura di Mario García Torres
Archivo Diseño y Arquitectura
calle General Francisco Ramírez 4, Città del Messico

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