La sera del 6 settembre 1962, un gruppo di giovani artisti all’avanguardia e anti-sistema – poi riconosciuti come la Breakaway Generation (o Generación de la Ruptura) – occupò stanze, corridoi e giardini di una strana casa dalle proporzioni e geometrie non convenzionali progettata da Manuel Larrosa, un architetto sperimentale all’epoca sulla trentina. Appesero quadri astratti alle pareti, sculture in angoli inaspettati e nelle fessure, utilizzarono scale e finestre come sfondi per gli allestimenti e gli spettacoli di danza. Quella notte, la casa a Tepexpan 14, nell’addormentato quartiere di Coyoacan, a Città del Messico, fu trasformata nel primo Museo Dinamico: un progetto concepito come museo, teatro, spazio performativo e di raduno, dallo stesso Larrosa insieme all’ex direttore dell’Istituto Nazionale di Belle Arti, Miguel Salas Portugal.
fino al 6 maggio 2017
The party was yesterday (and no one remembers anything)
a cura di Mario García Torres
Archivo Diseño y Arquitectura
calle General Francisco Ramírez 4, Città del Messico