Dai bordi del pavimento di granito nero assoluto — percorso da una delicata gravure dal tratto quasi calligrafico — montano le pareti “color grigio Milano”, finito a mano. I prodotti sono esposti su mensole, scaffali e supporti verticali simili a quelli di un museo; illuminati con discrezione da piccole lampade sferiche in bronzo scuro, bagnati dalla luce diffusa dei faretti a soffitto.
Potrà sembrare di trovarsi in una galleria d’arte, o in una gioielleria: ma il legno prende il posto dell’oro e lo sfarzo è unicamente quello emanato da oggetti che raccontano la maestria del fare. Ciascun pezzo, creazione unica perché sempre frutto di manualità, è offerto con l’attenzione di un rito. Il negozio accoglierà via via tutte le creazioni della produzione artigianale della Bottega Ghianda: quelle dei progettisti storici come Gae Aulenti, Mario Bellini, Cini Boeri, i Magnusson, e quelle immaginate dai nuovi designer che hanno accolto di buon grado l’invito di Michele De Lucchi a contribuire a una tradizione ammirata nel mondo.
La Bottega Ghianda è nel ristretto novero di laboratori artigianali ai vertici dell’arte ebanistica nel mondo. Avviata due secoli fa, attraverso le generazioni si è affermata come un’eccellenza italiana dell’artigianato più raffinato. Ha coltivato una vocazione precisa: la maestria dei suoi artigiani consente a progettisti d'eccezione di far dare forma concreta alla loro visione creativa. Solo la competenza di ciascuno degli ebanisti – autenticamente priva di uguale – rende possibile dare al legno le forme concepite da grandi nomi dell' architettura, del design e dell’arte.
A Pierluigi Ghianda, il maestro scomparso nel 2015, e alla sua Bottega sono state dedicate nell’autunno di quest’anno due mostre, una a Tokyo all’Istituto Italiano di Cultura e una – a cura della Triennale di Milano – alla Villa Reale di Monza. Uno dei suoi ammiratori, Romeo Sozzi, fondatore e designer di Promemoria, ebanista per estrazione familiare e vocazione personale, si è dato nel 2015 il compito di consentire alla Bottega Ghianda di proseguire l’attività e farla crescere, nel più profondo rispetto della sua tradizione: per questo, insieme ai tre figli Stefano, Davide e Paolo, l’ha acquisita da Pierluigi Ghianda poco prima della sua scomparsa.
Bottega Ghianda
via Formentini 9, Milano