“Guests, Strangers and Interlopers” indaga identità ambigue attraverso l’uso evocativo di oggetti ritrovati, invitando lo spettatore a considerazioni su sé stesso e sugli altri.
Lo SCAD Museum of Art ha presentato la prima personale negli Stati Uniti dell’artista Subodh Gupta. “Guests, Strangers and Interlopers” indaga identità ambigue e diversità attraverso l’uso evocativo di materiali e oggetti ritrovati, invitando lo spettatore a considerazioni su sé stesso e sugli altri.
Questa mostra esplora la personale ricerca di Sabodh Gupta i cui dà a contenitori e a oggetti di tutti i giorni riferimenti simbolici legati a mobilità e spiritualità.
L’installazione “Terminal” è una costellazione di torri alte dai 30cm ai 4,5m. Queste sono composte da contenitori domestici in ottone impilati, intrecciati e interconnessi con un filo. Questi totem formano un paesaggio di guglie, torri, moschee e templi in paesaggi urbani reali.
La mostra include anche una nuova serie dal titolo From the earth, but not of it. Ciascuna delle sette opere della serie è una giara in terracotta alta circa un metro. La trasformazione simbolica di questi oggetti trovati è realizzata con l’aggiunta di pentole, fili e fibra di vetro, tutto rivestito in gesso. I contenitori modificati si trasformano in forme figurative nonostante la loro iniziale familiarità. Realizzate con i materiali della terra, diventa qualcosa di letteralmente alieno, rivelando la presenta di qualcosa di sovrannaturale e cosmico anche nel quotidiano.
fino al 15 gennaio 2017 Subodh Gupta: “Guests, Strangers and Interlopers” a cura di Storm Janse van Rensburg SCAD Museum of Art
601 Turner Blvd, Savannah, Georgia