Le persone possono così avere il meglio di due mondi: un pezzo unico e un oggetto a buon mercato. “Lavorare con gli artigiani è per me un’esperienza insolita: sono un ragazzo di concetto, un sognatore solitario, mi piace disegnare e immaginare una cosa, e poi lasciare fare a chi realizza e dimenticarmene. In questo caso, invece, sono obbligato a mettere le mani dentro le cose”, precisa.
La seconda sedia, Boss Boss, è invece pensata per il mondo dell’ufficio. “Quando sei in un’azienda, sei un numero, con questa sedia invece puoi mettere il tuo nome, la tua qualifica, puoi mettere la foto del tuo cane: è una questione di dignità”, spiega Starck che conclude: “Bisogna essere semplici, logici. Il più sarà meno. E non si può fare meno di quello che facciamo noi”.
14–19 aprile 2015
TOG
Salone del Mobile