Il layout del padiglione conduce i visitatori attraverso un giardino segreto simbolico, nascosto dietro la scatola traforata.
Il giardino si compone di filari di alberi di mele, caratteristica del paesaggio polacco. L’immagine non viene percepita dai visitatori in una volta ma, per coglierla, è necessario farsi strada lungo un percorso tortuoso. Il contrasto tra l’ingresso, lo spazio stretto e lungo della fessura, e lo spazio orizzontale e del giardino è l’essenza del sentimento che il padiglione votrebbe evocare nei visitatori.
L’illusione di un giardino infinito viene creata dall’uso di specchi, elementi in metallo cromato levigato che rivestono tutte le pareti interne, moltiplicando le riflessioni in ogni possibile direzione. Si crea così un luogo pieno di luce e di spazio che ricorda una piazza italiana, quel quadrato attorno a cui si concentra la vita delle città, “gettato” in mezzo a un meleto della Mazovia.
Il messaggio veicolato è centrato sull’agricoltura polacca e sul suo successo economico. Oltre al percorso vero e proprio, il padiglione offre un viaggio virtuale durante il quale i visitatori potranno conoscere meglio l’agricoltura polacca e familiarizzare con il paesaggio di questo paese.
I tablet permetteranno ai visitatori di ottenere informazioni aggiuntive, leggendo i QR code distribuiti sui vari elementi dell’allestimento e di fare una passeggiata virtuale mentre riposano all’ombra di uno dei numerosi alberi di mele.
Padiglione Polacco, Expo Milano 2015
Architetti: 2pm Architekci (Piotr Musialowski, Michal Adamczyk, Stanisław Ignaciuk, Michal Lenczewski)
In collaborazione con: Piotr Bylka, Paulina Pankiewicz
Investitore: Polish Information and Foreign Investment Agency, Polish Agency for Enterprise Development
Completamento: 2015