Ai Weiwei: Forever

La sensazione che dà la terza mostra di Weiwei alla Lisson Gallery di Londra è quella della sua vita di prima e di oggi a Pechino, confinato com’è nella nativa Cina.

Per la sua terza mostra personale alla Lisson Gallery, Ai Weiwei ha creato una nuova installazione monumentale di biciclette, come parte della serie in corso, Forever, così come un certo numero di copie di oggetti domestici intagliati a mano, – in vari materiali tra cui legno, acciaio inox e cristallo – di alcuni oggetti molto personali.

Ai Weiwei, Mask, 2013, marble. Courtesy the artist and Lisson Gallery

Questi includono: una riproduzione in marmo della poltrona di suo padre; due serie di umili flaconi per la cosmetica modellati in giada; vari facsimili fatti a mano di appendiabiti e coppie di manette; così come la maniglia di finestrino dei taxi di Pechino, che sembrano essere readymade, solo rifatti in vetro trasparente. Anche se alcune delle sculture di questa mostra si riferiscono alla sua detenzione segreta del 2011 – durante la quale ha trascorso 81 giorni accompagnato solo dai suoi interrogatori e dagli scarsi arredi della sua cella – l'impressione generale è quella della vita di Weiwei com'era prima ed attualmente è a Pechino, confinato com'è nella sua nativa Cina. L'influenza formativa e l'esempio di Marcel Duchamp, come un eroe artistico di Ai, scoperto durante il suo periodo a New York dal 1983–93, si staglia sulle opere.

Ai Weiwei, Forever, 2013, stainless steel bicycles in Silvery. Courtesy the artist and Lisson Gallery

Una spettrale maschera antigas scolpita in marmo, che emerge da una tomba come la testa di un morto, riguarda l'inquinamento perpetuo vissuto nella capitale cinese, mentre la volumetria delle biciclette affronta uno stereotipato simbolo nazionale in modo intransigente e non convenzionale. I raggruppamenti di Ai di bici in acciaio inox – qui configurati in diverse forme modulari e strati di strutture geometricamente sovrapposte – fanno riferimento alla famosa 'Forever' marchio di biciclette che sono state prodotte in massa a Shanghai dal 1940.

Una volta onnipresente, questo classico marchio e la profusione percepita di biciclette sulle strade di Pechino si stanno ormai stabilmente estinguendo, per essere sostituite da auto inquinanti sulle autostrade intasate e le tangenziali a sei corsie. Le parti trasparenti delle maniglie dei finestrini dei taxi sono ulteriori esempi di un sistema politico surreale, che insiste sulla rimozione di tali oggetti banali della vita pubblica, per paura che i manifestanti possano distrubuire i loro volantini attraverso i finestrini delle auto durante nei momenti caldi.

Ai Weiwei, Taxi Window Crank, 2012, glass, Set of 4. Courtesy the artist and Lisson Gallery


fino al 19 luglio 2014
Ai Weiwei
Lisson Gallery
27 Bell Street, London