C’è uno specchio, per esempio, che riflette la nostra immagine solo quando lo si guarda e appena ti allontani diventa opaco. Ci sono cactus ipersensibili che se vengono accarezzati con dolcezza emettono dei suoni, una coppia di poltrone che invitano a un tête-à-tête dinamico e partecipativo e una serie di campane copri-alimenti che, sollevandole, producono suoni armoniosi per dare risalto ai momenti di degustazione.
E, ancora, una famiglia di contenitori che sembra sfidare le leggi di gravità, un orologio che al posto di indicare l’ora preferisce imitare i nostri gesti, e un cucchiaio in grado di seguire la tazzina da caffè, ovunque vada.
A sinistra: Delicious Bells,
Caroline Buttet, Louisa Carmona, Margaux De Giovannini,
Antonio Quirarte. A destra: Windblower
Victor Férier, Ludovica Gianoni, Daniele Walker
A sinistra: Il Portinaio, Anne-Sophie Bazard, Tristan Caré, Léonard Golay. A destra: Bonnie & Clyde
Romain Cazier, Anna Heck, Leon Laskowski
A sinistra: Bonnie & Clyde, Romain Cazier, Anna Heck, Leon Laskowski. A destra: Chiaroscuro, Léa Pereyre, Claire Pondard, Tom Zambaz
A sinistra: Voodoo, Megan Elisabeth Dinius, Timothée Fuchs, Antoine Furstein,
Bastien Girschig. A destra: Broken Mirror, Guillaume Markwalder, Aurélia von Allmen
A sinistra: Mr Time,Léa Pereyre, Claire Pondard, Tom Zambaz. A destra: Ostinati, Iris Andreadis, Nicolas Nahornyj, Jérôme Rütsche
8–13 aprile 2014, h. 11–20
ECAL
Delirious Home
Spazio Orso
via dell’Orso 16, Milano