The Little Book of Kabul guarda al futuro, alla transizione del 2014. C'è un grande interesse internazionale per le questioni legate ai giovani, all'arte e alla cultura, ma in pochi s'interrogano sulla sostenibilità di lungo periodo degli investimenti stranieri in questo settore. "Il nostro interesse è quello di costruire una prospettiva critica che guardi al di là dei circoli internazionali. La domanda principale che il libro si pone è legata al poi, a ciò che resterà dopo il 2014 e a quale possa essere il ruolo della produzione culturale in questa fase di cambiamento politico", spiega Francesca Recchia.
The Little Book of Kabul
Restano ancora otto giorni per contribuire a realizzare il progetto crowdfunding di Lorenzo Tugnoli e Francesca Recchia: un libro di parole e immagini che, mostrando l'opera di artisti, artigiani, designer e musicisti, rivela il volto meno noto della capitale afgana.
The Little Book of Kabul guarda al futuro, alla transizione del 2014. C'è un grande interesse internazionale per le questioni legate ai giovani, all'arte e alla cultura, ma in pochi s'interrogano sulla sostenibilità di lungo periodo degli investimenti stranieri in questo settore. "Il nostro interesse è quello di costruire una prospettiva critica che guardi al di là dei circoli internazionali. La domanda principale che il libro si pone è legata al poi, a ciò che resterà dopo il 2014 e a quale possa essere il ruolo della produzione culturale in questa fase di cambiamento politico", spiega Francesca Recchia.