È costituito da un'ampia scrivania divisa in aree di lavoro semi-private. La divisione si ottiene tramite pannelli verticali che si innalzano da terra attraversando la piattaforma, per formare una serie di pareti tra le persone che lavorano al tavolo. Le persone non si limitano però a lavorare di fronte a un muro: inclinando leggermente i pannelli laterali, la struttura offre diverse prospettive, ad esempio fessure che consentono a due operatori seduti trasversalmente l'uno di fronte all'altro di comunicare. In caso contrario, le singole postazioni di lavoro sono ben avvolte dai pannelli laterali, permettendo di lavorare in modo concentrato, anche se varie persone sono sedute lungo lo stesso tavolo.
Perché in sughero? Erwan Bouroullec spiega così la sua scelta: "L'ufficio è un mondo di contraddizioni. Il desiderio di creare situazioni dinamiche e creative si scontra spesso con le abitudini e le norme standardizzate. Tuttavia è possibile apportare dei miglioramenti, spesso compiendo piccoli passi, ad esempio sostituendo semplicemente il materiale." Nel caso dei Cork Table, questa prima modifica è rappresentata dall'introduzione di un nuovo materiale.