Il punto di partenza del progetto è l'apertura della casa verso nord e lo sviluppo del piano terra a un livello superiore di un metro rispetto a quello della strada. "È come se l'ambiente naturale del sito e l'architettura coesistessero, diventando un unico elemento", afferma l'architetto Keisuke Maeda. "Questa volta", continua, "siamo arrivati a una forma vivente che reagisce all'ambiente esterno, al terreno, alle recinzioni circostanti, ai muri delle case confinanti e alle residenze che si trovano lungo la pendenza e ben oltre le montagne".
Lontani dal concepire le pareti come semplici elementi divisori tra la casa e l'esterno, gli UID architects hanno inteso lo spazio interno come un tutt'uno con l'ambiente circostante, una vera e propria pit house (casa-fossa), scavata nel terreno. In pratica, sei livelli di pavimento, di cui uno rotondo, sono collegati a un nucleo cilindrico di calcestruzzo collocato al centro della composizione, mentre una serie di colonne leggere, simili a rami, sostengono delle scatole sospese che costituiscono i diversi ambienti della casa.
L'architettura di questi spazi si presta a essere percorsa in maniera dinamica dalle persone, che solo attraverso il movimento possono cogliere il senso profondo di un luogo pensato come una sequenza di spazi continui e sinuosi, letteralmente inglobati nel terreno.
UID architects. Pit House
Architetti: UID architects (Keisuke Maeda)
Consulenti: Konishi Structural Engineers (Yasutaka Konishi), Takeshi Kaneko,Toshiya Ogino Environment Design Office (Toshiya Ogino)
Impresa: Nakamura Costruzione Co.Ltd.-Hiromi Nakamura, Yasunobu Hida, Keizou Yoshioka, Kazuhiko Kiminami
Sistema strutturale: struttura di acciaio
Materiali per esterni: legno di cedro
Materiali per interni: compensato, cemento a vista, pavimenti di ciliegio
Area del sito: 232,12 mq
Area di costruzione: 115,32 mq
Completamento: ottobre 2011