L'installazione, che incorpora materiali trasparenti e riflettenti, sarà visitabile fino al 4 novembre. Le persone possono addentrarsi e percorrere questa sorta di habitat, creato con strutture modulari raggruppate secondo configurazioni non lineari.
"Capovolto, il Central Park appare come un giardino volante inglobato in una nube cumuliforme. Sembra quasi di camminare su edifici e cieli specchiati, mentre la gravità si riorienta e la gente si moltiplica nei frammenti di Cloudscape, formando una rete di interconnessioni inaspettate ..." afferma Saraceno".
Cloud City invita a percepire simultaneamente realtà realtà, creando legami sovrapposti e multi-riflettenti tra le cose e mettendo alla prova e sfidando il nostro sistema percettivo.
Cloud City è un veicolo per la nostra immaginazione pronto a trasportarci oltre ogni limite, mentale, di natura sociale, politica o geografica.
Nato dall'idea di cambiare il modo di vivere la realtà, ogni lavoro è un invito a concepire nuove possibilità di conoscenza e interazione. Allo stesso tempo l'artista si appella alla facoltà creativa dei suoi spettatori, coinvolgendoli in situazioni e azioni che richiedono un livello di ingenuità, partecipazione e responsabilità.
Negli ultimi dieci anni, Saraceno ha consolidato la pratica di costruire reti abitative basate su complesse geometrie e interconnessioni in grado di mescolare arte, architettura e scienza.
La multidisciplinareità del progetto Cloud Cities/Air Port City è radicata nella ricerca dell'artista volta a rintracciare nuovi modi di abitare e vivere il nostro ambiente.
Tomás Saraceno: Cloud City
The Metropolitan Museum of Art
1000 5th Avenue, New York