Architetto, artista, designer, teorico, allestitore di mostre e docente, Hollein si è da tempo affermato ai massimi livelli sulla scena internazionale, dove vanta ampi riconoscimenti (Pritzker Prize, Reynolds Memorial Award e tanti altri): una star mondiale.
Dopo gli studi di architettura presso Clemens Holzmeister a Vienna, il suo iter formativo prosegue negli Stati Uniti (Chicago, Berkeley), dove riceve impulsi fondamentali. Accanto ai classici come Mies van der Rohe e Frank Lloyd Wright, sono soprattutto visionari del calibro di Friedrich Kiesler e Richard Buckminster Fuller a stimolare Hollein e a coinvolgerlo in un vivace scambio di pensiero, che influirà notevolmente sul prosieguo della sua attività.
L'architettura moderna fu introdotta a Vienna per opera di Otto Wagner che, insieme con personalità quali Adolf Loos e Josef Hoffmann, portò a una svolta. All'epoca, nella Vienna attorno al 1900, la tendenza era quella all'universalismo, per cui, sotto la bandiera della Modernità, si sussumevano e s'integravano arte e architettura, design e moda. Messe al bando gerarchie e categorie, si fece largo un nuovo modello integrale del mondo e della società.
Hans Hollein è uno dei personaggi centrali che, dopo il 1945, tenta di ricollegarsi alle prime avanguardie della Modernità.
Hans Hollein: artista "universale"
Neue Galerie Graz, Joanneumsviertel
Fino al 09.04.2012
Curatori: Peter Weibel, Günther Holler-Schuster