Si tratterà di una riflessione sugli effetti dei profondi cambiamenti sociali e culturali italiani degli anni Sessanta sulle arti visive. Sono gli anni in cui gli artisti scendono in strada, "fuori" dal museo e dalle gallerie, per confrontarsi con il mondo reale e coinvolgere un pubblico più ampio, attraverso performance, azioni, animazioni, installazioni, sculture. Mossi da numerose questioni politiche, sociali e ideologiche, si trovano a dover ridefinire il loro linguaggio per una "riappropriazione creativa del tessuto urbano". La loro arte non è più creata soltanto per il museo o per il mercato, ma mira alla sollecitazione estetica e ludica dello spettatore.
Quattro mostre storiche, imprescindibili modelli di riferimento per questa vicenda artistica, sono state scelte come esemplificazioni di anni così vivaci e contraddittori:
- Arte povera + azioni povere (Amalfi, 1968; a cura di Germano Celant)
- Campo Urbano (Como, 1969; a cura di Luciano Caramel)
- Festival del Nouveau Réalisme (Milano, 1970; a cura di Pierre Restany)
- Volterra '73 (Volterra, 1973; a cura di Enrico Crispolti)
una riflessione sugli effetti dei profondi cambiamenti sociali e culturali italiani degli anni Sessanta sulle arti visive. Sono gli anni in cui gli artisti scendono in strada, "fuori" dal museo e dalle gallerie, per confrontarsi con il mondo reale e coinvolgere un pubblico più ampio, attraverso performance, azioni, animazioni, installazioni, sculture.
Inoltre l'area espositiva fruibile dall'esterno e il progetto allestitivo curato da Fabio Fornasari – contribuiranno all'idea di attualizzare le azioni 'storiche' degli artisti nello spazio urbano investendo nuovamente la città con le immagini di quelle stesse azioni. I passanti saranno coinvolti nel percorso espositivo in una sorta di corto circuito tra passato e presente.
15 aprile – 4 settembre 2011
Fuori! Arte e spazio urbano 1968-1976
Museo del Novecento
Via Marconi 1, Milano