Marchio Agip addio, si punterà tutto sul Cane a sei zampe: questo l’orientamento scaturito all’interno dell’Eni.
Il leggendario Cane a sei zampe nacque nel 1952 in occasione di un concorso ospitato sulle pagine di Domus, a quel tempo diretta da Gio Ponti per l’editore Gianni Mazzocchi, che di lì a poco avrebbe fondato “Quattroruote”.
Lo creò lo scultore e disegnatore Luigi Broggini che, tuttavia, curiosamente non volle rivendicarne la paternità (fu svelata solo dopo la sua morte, nel 1983, dal figlio).
Vincitore del concorso risultò quindi il grafico Giuseppe Guzzi, che invece era stato soltanto il “rifinitore” del marchio. Altra curiosità: inizialmente il Cane a sei zampe venne presentato come cartellone per Supercortemaggiore - e infatti si aggiudicò la sezione specifica del concorso - ma piacque a tal punto da essere adottato in seguito anche come marchio.
Perché sei zampe? Il fatto che l’ideatore non si fosse svelato in vita non ci consente risposte certe, ma l’interpretazione più ricorrente e accreditata è quella secondo cui il cane rappresenterebbe una sorta di perfetta sintesi tra le quattro ruote dell’automobile e le due gambe dell’automobilista e sembra che fosse proprio il futuro padre di “Quattroruote” a caldeggiare questa emblematica soluzione, che coincideva perfettamente con la sua concezione della motorizzazione quale chiave per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese.
Massimo Bianchi
Caporedattore testi di “Quattroruote”
Immagini:
1. Il cartellone pubblicitario vincitore del concorso, 1952
2. Il concorso bandito sulle pagine di Domus 270 nel 1952
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