Lo spazio Volumnia a Piacenza è un luogo espositivo attivo dal 2018 per volontà della gallerista Enrica De Micheli. Nel tempo, la ex-chiesa rinascimentale di Sant’Agostino è stata usata come presidio militare, prima ospedale, poi deposito e caserma, fino agli anni ’80 quando, per ragione di sicurezza è stata chiusa al pubblico. Oggi è uno degli edifici più iconici di Piacenza, con le sue cinque navate che costituiscono un unicum nella città emiliana, e dal 23 settembre al 22 ottobre, ha ospitato i 10 finalisti del DucatoPrize 2023.
Fosbury Architecture, che ha curato il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia 2023, ha sfruttato proprio questa condizione di unicità per trasformare lo sviluppo longitudinale delle navate in una sequenza di stanze espositive. L’idea di srotolare pellicola per imballaggio tra le monumentali colonne è risultata tanto semplice quanto funzionale rispetto alla necessità di rendere le opere protagoniste all’interno di uno spazio già eccezionale. L’altro elemento del progetto è stato il ricorso ai blocchi in calcestruzzo aerato autoclavato per la realizzazione dei supporti della mostra: volumi solidi come pareti, piattaforme e piedistalli. Al termine dell’evento tutti i blocchi, forniti in comodato d’uso, sono restituiti e reinseriti nel ciclo produttivo.
Il display allestitivo ha organizzato l’esposizione secondo le due categorie del premio. Le cinque opere nella sezione Contemporary e le altrettante della sezione Academy sono state collocate in maniera assiale rispetto alla navata principale. Ne è nato un fertile dialogo tra la monumentalità dell’edificio, le cangianti superfici delle membrane da imballaggio, la rugosa matericità dei blocchi, e le opere esposte, testimone della possibilità di ottenere molto con poco.