Una casa colonica con vista sul paesaggio toscano dell’Impruneta, zona nota per la produzione del cotto, è stata trasformata in una residenza versatile e spaziosa. Il corpo di fabbrica originale, un tempo casa del contadino e stalla, era dotato anche di un’aia e di un fienile su due livelli. Architettura-m, che ha firmato il progetto, ha voluto preservare i tratti tipici dell’architettura rurale, intervenendo in particolare negli ambienti interni: lo studio ha puntato a enfatizzare la tradizione locale ma al tempo stesso a eliminare i cliché della casa colonica.
Nel blocco principale gli architetti hanno aperto un grande varco tra cucina e sala da pranzo portando nuovamente alla luce il salone originale, luogo in cui gli abitanti svolgevano i lavori manuali. La vecchia scala, stretta tra due muri, è stata demolita per fare spazio a una aperta sull’ingresso che porta al primo piano dell’edificio, dove si trovano la zona notte, i bagni privati e una stanza padronale con locale guardaroba, ambienti unici per i loro pavimenti in quercia antica.
L’ex-stalla, trasformata in studio e biblioteca, è un ambiente fluido caratterizzato da pannelli divisori che danno forma a spazi separati o a un open space. L’edificio principale e quello dell’ex fienile sono collegati da un ambiente rivestito in cotto, materiale locale fatto a mano che aggiunge un tocco di calore e bellezza.
Il fienile, la cui scala utilizza i gradini di pietra demoliti dall'edificio principale, si distingue per gli spazi ampi e per i tratti puliti degli arredi: al piano superiore è stato adibito a studio e valorizzato da un pavimento dai toni soft e da finestre dotate di gelosie.
- Progetto :
- Colonica a Quintole
- Architetti :
- architettura-m (Marco Melotto Architetto, Mara Dini Interior Designer)
- Impresa costruttrice :
- Eredi Capecchi Costruzioni