Un lotto scosceso lungo 125 metri, solo parzialmente edificabile in virtù della localizzazione all’interno di una riserva naturale soggetta a vincoli, è il punto di partenza del progetto concepito da Manuel Cervantes Estudio nell’area metropolitana di Città del Messico. Intervenendo su una porzione di 70 metri, l’architetto delinea due unità abitative che mantengono una forte continuità con la natura circostante attraverso la relazione tra la successione di piani terrazzati delle abitazioni e gli spazi esterni adiacenti.
Accessibile dallo spiazzo inferiore destinato al parcheggio, condiviso anche con la seconda abitazione, la residenza principale si snoda su due livelli suddivisi tra una vasta zona giorno e le camere da letto al piano superiore. Alle aree strettamente residenziali si aggiunge poi uno studio ubicato sul terrazzamento più basso: concepito come un parallelepipedo di 4,8 metri di altezza accessibile dal giardino della residenza, si impone per l’ampiezza dei volumi non intonacati e, come per l’abitazione, sfrutta le finestre a tutta altezza per aprirsi della vista sul burrone.
L’uso del calcestruzzo non caratterizza soltanto le facciate esterne, sempre incorniciate da una struttura portante la cui linearità trova un’occasione di ulteriore articolazione attraverso l’adattamento alla topografia del terreno, ma contribuisce a definire anche gli ambienti interni, inclini alla rarefazione degli arredi ma riscaldati dalla netta resa materica scaturita dal gioco di contrasti tra cemento e le travi in legno e mattoni.
- Programma:
- Casa studio
- Location:
- Amatepec, Città del Messico
- Architetto:
- Manuel Cervantes Estudio