Nella presentazione che Alessandro Mendini, incredibile progettista e cruciale direttore di Domus, fece della sua casa nel 1982 proprio sulla nostra rivista, che all’epoca dirigeva, scrisse: “Il mio arredo è come l’acqua per un pesce”. Nel definirlo più precisamente, lo chiamava “elemento vitale, inviluppo inconscio, situazione ora dominata ora subita, ma sempre essenziale”. Ma non è forse così per tutti? Le nostre case non sono semplicemente un habitat, o una nostra estensione. Siamo noi. E in qualche modo, sono la nostra biografia.
Ed è proprio l’interazione tra dieci creativi – o creatori come forse diremmo meglio oggi –, le loro abitazioni (o i loro studi-abitazione) e la loro opera, quello che esploriamo in questi dieci articoli che abbiamo selezionato. Artisti e progettisti e intellettuali, scelti perché culturalmente vicini a Domus, ci hanno aperto le porte di casa loro. Invitandoci in un luogo cruciale per capire chi sono, chi erano e cosa sono diventati: fotografi, scrittori, architetti, galleristi, per dirne alcuni. Ecco cosa abbiamo visto e cosa ci hanno raccontato.
Lia Rumma, Posillipo, Napoli
A casa di Lia Rumma
Nella foto le opere di Gino De Dominicis, Senza titolo, 1992, e di Mario Ceroli, Ritratto di Lia Rumma, 1968
A casa di Lia Rumma
Nella foto l’opera di Anselm Kiefer Freias Garten, 2015 e di Gilberto Zorio Stella di cuoio su giavellotti, 2007
A casa di Lia Rumma
Nella foto le opere di Mario Ceroli Ritratto di Lia Rumma, 1968, e di Alfredo Jaar, m’illumino d’immenso, 2009
A casa di Lia Rumma
Nella foto le opere di William Kentridge, Porter Series: Asia Mineure (Tree man), 2006, e di Clegg & Guttmann, The Gallery proprietress and her Mother, 1986
A casa di Lia Rumma
Nella foto le opere di Gino De Dominicis, Senza titolo, 1992, e di Mario Ceroli, Ritratto di Lia Rumma, 1968
A casa di Lia Rumma
Nella foto l’opera di Anselm Kiefer Freias Garten, 2015 e di Gilberto Zorio Stella di cuoio su giavellotti, 2007
A casa di Lia Rumma
Nella foto le opere di Mario Ceroli Ritratto di Lia Rumma, 1968, e di Alfredo Jaar, m’illumino d’immenso, 2009
A casa di Lia Rumma
Nella foto le opere di William Kentridge, Porter Series: Asia Mineure (Tree man), 2006, e di Clegg & Guttmann, The Gallery proprietress and her Mother, 1986
Mi piace unire ciò che è storico a ciò che è contemporaneo. La casa ha questa dicotomia, come una sorta di elastico.
L’abitazione napoletana della gallerista è una casa che entra dentro il mare, circondata da un enorme terrazzo. Al suo interno si incontrano il nuovo e l’antico, e si susseguono le opere di artisti a lei cari.
Nicola Lagioia, Esquilino, Roma
Ridurre il danno, una delle missioni a cui siamo chiamati: trasformare la violenza che è in noi.
Quella dello scrittore all’Esquilino è una casa partita vuota da “una visione luterana della vita” per poi riempirsi via via di mobili e oggetti. Con lo spettro di un’altra abitazione: quella dell’omicidio Varani, di cui Lagioia ha scritto nella Città dei vivi.
Gianni Berengo Gardin, Milano
Sono un fotografo, non un artista-fotografo, o una fotografo-artista, come molti amano definirsi oggi, ma d’altronde le cose sono cambiate.
Tra i più importanti fotografi viventi, ha documentato attraverso uno sguardo chiaro ed empatico l’evolversi dell’Italia dal dopoguerra ad oggi. L’abbiamo incontrato nella sua mansarda-studio.
Francois Halard, Arles, Francia
Quando fai una fotografia, anche se la fai per altri, stai fotografando per te stesso, non devi dimenticarlo mai.
Ha fotografato gli studi d’artista e le case più belle del mondo. Ora il fotografo francese ha scelto di tornare a lavorare prima di tutto per se stesso. Lo abbiamo incontrato nella sua casa-studio di Arles.
Alessandro Baricco e Gloria Campaner, Torino
La struttura dell’edificio è rimasta la stessa dal Settecento a oggi, ma le persone che vi hanno abitato hanno apportato delle modifiche [...] gli oggetti che sono entrati a far parte della casa raccontano il loro tempo.
Si trova sulle colline Torinesi, ed è una stratificazione di storie e di oggetti che parlano dei due proprietari: celebre scrittore lui, rinomata pianista lei.
Sfoglia tutte le foto della casa e scopri l’incontro di Domus con Alessandro Baricco e Gloria Campaner
Paolo Fresu, Bologna
Devi sapere che, per me, le lampade e i quadri sono la cosa più importante, vengono prima ancora della casa. Una cosa che fa imbestialire mia moglie.
Nella casa bolognese del trombettista italiano nulla è fuori posto e l’ordine regna sovrano. Entriamo nel suo mondo fatto di opere degli amici pittori e lampade d’autore.
Alessandro Mendini, Milano
Al mio arredo mi piace pensare non come architetto, ma come individuo che nello svolgersi della sua vita comunica di volta in volta con i luoghi dove vive.
“Il mio arredo è come l’acqua per un pesce”. Dall’archivio Domus, le riflessioni di un grande direttore sull’abitazione in cui si è svolta la sua vita, tra Piero Portaluppi, Ernesto N. Rogers, Lucio Fontana e una eredità reinventata.
Arnaldo Pomodoro, Darsena, Milano
Amo lavorare entro il tessuto urbano perché ho bisogno degli stimoli della città e la posizione in cui si trova questo studio è molto positiva per me.
“Sono arrivato a Milano nel 1954, partito da Pesaro, insieme a mio fratello Giò, con un sogno globale”: lo scultore racconta il suo storico spazio di lavoro, una ex posteria rinnovata per lui da Gregotti negli anni Ottanta.
Enric Miralles e Benedetta Tagliabue, Barrio gotico, Barcellona, Spagna
La casa gioca con i suoi fruitori offrendosi come fosse una scacchiera.
Incontriamo Benedetta Tagliabue nella sua enorme casa nel Barrio gotico di Barcellona, progettata insieme al compagno di lavoro e di vita Enric Miralles, scomparso nel 2000.
Sfoglia tutte le foto della casa e scopri l’incontro di Domus con Enric Miralles e Benedetta Tagliabue
Mimmo Jodice, Posillipo, Napoli
Viviamo qui dal 1990. Si tratta di una piccola stradina che dalla collina scende verso il mare, con muretti di tufo e antiche ville fine Ottocento, inizio Novecento.
Domus incontra il fotografo nella sua abitazione e studio, dove foto e oggetti sono l’emblema di decenni di viaggi e di lavori, e dell’amore per l’arte, oltre a raccontare il legame fortissimo con la moglie Angela.