Sono innumerevoli i lavori di qualità che hanno definito questo Salone del Mobile, da un lato improntati a una responsabilità progettuale in linea con i temi della XXII Triennale di Milano, e dall’altro a una restituzione impeccabile del processo creativo: da concept potenti a realizzazioni ineccepibili che rispondono alle esigenze dei committenti, al loro coinvolgimento attraverso una bontà estetica.
Nelle prossime settimane lo Speciale Salone di Domus continuerà a parlare dei progetti e dei protagonisti incontrati durante la settimana del design più importante del globo.
Pezo Von Ellrichshausen
L’installazione-scultura di Pezo Von Ellrichshausen a Palazzo Litta, in Corso Magenta 24. Situata nel cortile d’onore, l’opera è interamente rivestita di materiale riflettente che la trasforma in un corpo invisibile tra le pareti del palazzo barocco. La mostra “The Litta Variations” ospita come ogni anno i lavori di oltre 60 designer interazionali.
Tomás Saraceno per Bulgari
Tomás Saraceno accompagna il visitatore in un viaggio emozionante sotto la cupola del Portaluppi, con enormi ragnatele sotto la volta celeste del Planetario di Milano. Con l’installazione “Weaving the Cosmos” e “B.zerol, XX Annyversary” nei giardini Indro Montanelli, Bulgari celebra il XX anniversario della sua icona del design, l’anello B.Zero 1.
Different Bodies by KADK
La Royal Danish Academy ha difeso la diversità in occasione della loro esposizione di questa settimana nell’Isola Design District, in via Pastrengo 7. Con “Different Bodies”, gli studenti del master in design e architettura hanno esplorato come possiamo costruire l’inclusività nella società, permettendo a tutti di partecipare a parità di condizioni. Dal bisogno del tocco umano all’ubiquità del body-shaming, i progetti hanno portato a casa il messaggio che non esiste un design unico per tutti.
COS x Mamou Mani
Scenografica e immersiva, l’installazione “Conifera” dell’architetto francese Arthur Mamou-Mani per COS unisce materiali rinnovabili e stampa 3D, con una struttura a incastro di oltre 700 mattoncini modulari. La forma si ispira al luogo che la ospita, il cinquecentesco Palazzo Isimbardi in Corso Monforte 35.
Nilufar Depot
In viale Vincenzo Lancetti 34, Nina Yashar offre tre mostre nel suo generoso Nilufar Depot: “FAR” è un allestimento immersivo fatto di enormi parassiti gonfiabili curato da Studio Vedèt, con allestimento di Space Caviar, seguito da “New sculptural presence” curata da Libby Sellers e allestita da Patricia Urquiola e infine la mostra di design da collezione “Nilufar and the Great Italian Masters”.