A partire soprattutto dagli anni ’90 il Salone del Mobile intensifica in modo significativo anche la propria presenza culturale sulla scena del design promuovendo un ricco programma di mostre collaterali. Un filone omaggia i grandi maestri del design contemporaneo: si comincia con la monografica dedicata a Achille Castiglione nel 1996 e si prosegue negli anni successivi con retrospettive dedicate a Joe Colombo, Gio Ponti, Vico Magistretti, Alvar Aalto, Bruno Munari, Ettore Sottsass. Un altro filone sperimenta invece nuove modalità di promozione e comunicazione della cultura del design con eventi trasversali che coniugano il design con l’arte, la moda e il cibo, a partire da Stanze e segreti allestita nel 2000 alla Rotonda della Besana, con la partecipazione e il contributo, tra gli altri, di Achille Bonito Oliva, Peter Grenaway, Emil Kusturica, Robert Wilson, Yoko Ono, Marina Abramovic, Ghada Amer, Massimo Bartolini e Michelangelo Pistoletto.
Le mostre del Salone
Dalla monografica dedicata ad Achille Castiglioni fino al progetto sperimentale di Peter Greenaway, vi raccontiamo le mostre più interessanti nate a partire dal Salone.
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- Silvana Annicchiarico
- 20 aprile 2023
Tra le mostre più memorabili, negli anni successivi, Grand Hotel Salone del 2002, curata da Adam D. Tihany, 1951-2001 Made in Italy? alla Triennale di Milano nel 2001, Immaginando Prometeo al Palazzo della Ragione nel 2003, Entrez lentement del 2004, curata da Pierluigi Nicolin e impostata sull’idea di un confronto fra otto architetti contemporanei e otto della tradizione moderna, ognuno presente in mostra con una casa esemplare. Innovativo e sperimentale, nel 2008, il progetto di Peter Greenaway sull’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.