La location scelta quest’anno da Lasvit è a dir poco originale: l’ottocentesco Teatro Gerolamo, riaperto lo scorso anno dopo un lungo restauro e una ancora più lunga chiusura. I milanesi doc se lo ricordano come la “piccola Scala”, una bomboniera tutta di legno, con due ordini di palchi e una galleria, dove negli anni Sessanta e Settanta ci si andava a divertire con il teatro dialettale di Piero Mazzarella, Enzo Jannacci e Dario Fo. Ma i più – c’è da scommetterci – non ci hanno mai messo piede.
Qui, durante la Design Week, l’azienda ceca specializzata nella lavorazione del vetro presenta una collezione di 16 mostri, creati da altrettanti studi (“una vera sfida per gli artigiani”, la definisce Leon Jakimič, presidente e fondatore di Lasvit) esposta nella galleria dell’ultimo piano. Sopra al palco, invece, è appesa una composizione di 108 piccoli lampadari Neverending Glory, mentre al centro della platea a ferro di cavallo troneggia il totem The Independant di Maxim Velcovsky, formato da oltre 100 schermi televisivi. Ogni ora poi il teatro si anima con brevi spettacoli di burlesque dove gli oggetti di vetro sono i protagonisti.
Tra i mostri simpatici di Maarten Baas e quelli antropomorfi di Alessandro Mendini, letterari di Daniel Libeskind o minimal di Nendo, c’è quello ‘erotico’ di Fabio Novembre, che ci racconta di avere quasi fatto fatica a trovarlo, il suo mostro. “È stata una bella sfida perché io sono una persona solare e trasparente: non ho mostri o scheletri nell’armadio”, spiega. “Sono partito da un mio riferimento, l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci: uno schizzo del 1490, meraviglioso perché rappresenta la proporzione ideale del corpo umano. Per provare a renderlo in salsa sexy, aggiungendo l’erotismo, cioè l’unica spezia che m’interessa quando cucino la vita, l’ho fatto diventare un oggetto di proporzioni mostruose, pur rimanendo fedele all’idea di armonia assoluta”. Novembre aggiunge però che l’eros più che il suo mostro, è il suo Monster & Co, cioè un simpatico amico. “L’erotismo se leggi il mio lavoro è sempre stato la chiave di volta, l’interpretazione perfetta per capire il mio lavoro” prosegue. Erotismo sì, dunque, ma in senso positivo. “Il mio carissimo amico Lorenzo Cherubini in una canzone dell’ultimo album dice: ‘nel calendario della mia officina ci sono immagini continue di te’. Si riferisce a sua moglie: stanno insieme da 25 anni; è un’immagine bellissima, l’erotismo è una cosa che si rinnova continuamente con la persona che ti invecchia accanto: non c’è niente di più erotico di una vecchia coppia che ha sempre vissuto insieme”.
Di tutt’altro tipo è il progetto dei fratelli Campana, un robot super-eroe giapponese. Humberto ci racconta che è un riferimento alla loro infanzia, quando di giorno andavano al cinema a vedere i film di Franco Nero, Rita Pavone, Giuliano Gemma; e, la sera, le pellicole di Pasolini e Bertolucci. E, ancora, tutto il neorealismo italiano. “Un giorno mio padre mi ha portato in treno a San Paolo, ha acquistato il biglietto per il cinema più bello della città, con cinemascope e technicolor”, prosegue Humberto. “Ho visto 2001 Odissea nello spazio e l’immagine di quelle stazioni interplanetarie mi è rimasta dentro. Ho cominciato a creare astronavi con tutto quello che trovavo, anche i cactus stellati che crescono in campagna”. Il loro “mostro” è un robot, ma è anche un po’ un sogno nel cassetto perché Humberto confessa che da piccolo avrebbe voluto fare l’astronauta. La vita ha deciso diversamente, ma l’atteggiamento è sempre quello di un bambino curioso: “Tra i regali di nozze dei miei genitori c’erano dei vasi in cristallo di Boemia. Per me non erano solo vasi, ma anche un caleidoscopio. Io e Humberto non siamo mai stati conformisti, non abbiamo mai visto un bicchiere solo come un bicchiere: siamo come due bambini che cominciano 10 lavori insieme e si fanno guidare dalla passione. Qualcuno diventa un prodotto, qualche altro viene abbandonato, altri ancora restano edizioni limitate per le gallerie”.
- Titolo mostra:
- Lasvit Monsters Cabaret
- Azienda:
- Lasvit
- Luogo:
- Teatro Gerolamo
- Indirizzo:
- piazza Beccaria 8, Milano
- Date di apertura:
- 17–22 aprile 2018