L’appartamento è di un giovane professionista, l’intervento ridisegna il layout originale – che contava tre camere da letto, un piccolo soggiorno e uno studio – e dà luogo a una divisione netta tra zona giorno e zona notte. I nuovi ambienti – camera da letto, ampio salone e studio/camera degli ospiti – si aprono a stili di vita attuali. Inoltre, grazie a un disimpegno attrezzato, la camera da letto assume una sua dimensione privata, arricchita dal bagno en-suite. Il recupero e il restauro dei materiali d’epoca – i parquet della zona giorno – si accompagnano a una meticolosa ricerca sui rivestimenti e i serramenti di segno contemporaneo, in sintonia con il carattere originale dell’edificio.
Il pavimento in terrazzo alla veneziana, che corre dall’ingresso alla cucina, presenta inserti in ottone, evocati anche negli arredi e nei complementi dei due bagni, diventando uno dei trait d’union estetici della casa. L’utilizzo di armadi a muro, realizzati su misura, permette di ottenere ampie pareti attrezzate nascoste con superfici decorative a listelli in legno verticali, che lasciano la scena ad arredi e oggetti dal carattere più personale. Ispirandosi allo spirito curioso e cosmopolita che ha caratterizzato l’inizio del Novecento in Europa, l’interior design presenta una stratificazione di oggetti che spazia dai vasi déco alle sedie in paglia intrecciata indonesiana, ai prodotti artigianali italiani e cinesi, passando per le lampade vintage anni ’40 e sideboard e cabinet in palissandro anni ’60. Un melting pot culturale e temporale, arricchito da tessuti preziosi e mobili e complementi su misura.
- Titolo:
- Traits d'union, un appartamento privato a Milano
- Architettura:
- Andrea Del Pedro Pera – ANDEarchitettura
- Interior design:
- Gian Paolo Venier Design
- Collaboratori:
- Tommaso Meena, David Scognamiglio, Fabio Muradore
- Spazio:
- 150 mq
- Completamento:
- 2018