NYCxDesign è il festival organizzato dalla città di New York City per catalizzare e promuovere i migliori talenti nell’ambito del design. Con 10 scuole, più di 800 tra musei e gallerie, e migliaia di designer coinvolti, la manifestazione per 13 giorni (11–23 maggio 2018) prevede mostre, installazioni, dibattiti ed eventi che trattano le più diverse discipline e scale del progetto.
Arrivato alla sua sesta edizione, il festival si espande per tutti e cinque i distretti di New York, dalla centralissima zona del NoMad e del Flatiron Building al lungomare di Brooklyn, contribuendo alla rigenerazione di spazi residuali quali Industry City o Brooklyn Navy Yard.
Abbiamo chiesto ad alcuni dei più importanti galleristi di design a NYC – protagonisti della manifestazione – qualche coniglio e commento su cosa vedere e sullo stato del design oggi nella Grande Mela.
Indicaci un designer da seguire durante NYCxDesign.
Patrick Parrish: Chris Wolston sta facendo con la creta uno straordinario lavoro sull’arredamento, è da non perdere, ed è bello seguire anche i suoi ex compagni di studi alla Rhode Island School of Design (RISD), Katie Stout e Misha Kahn.
Salon 94: Philippe Malouin.
Friedman Benda: Siamo entusiasti che Calico Wallpaper sia nominato per uno dei NYCxDesign Award 2018.
Una manifestazione, una mostra o un’installazione da non perdere.
Jamie Gray (Matter Made): Vi raccomando di non perdere la nostra mostra da Matter (Broom Street 405, New York), dove esporremo le collezioni più recenti di Matter Made e di Established & Sons, lanciate poco fa durante la Milano Design Week.
Patrick Parrish: Carl Emil Jacobsen inaugura una mostra alla mia galleria il 17 maggio, e quindi tutti dovrebbero assolutamente visitarla! Anche Designing Women ll – Masters Mavericks, Mavins apre il 10 maggio, con alcuni nomi importanti, scomparsi e viventi, in mostra.
Salon 94: Raquel’s Dream House, a Greene Street 79.
Friedman Benda: Anche se siamo di parte, le mostre da non perdere sono quelle di gt2P e Erez Nevi Pana, entrambi per la prima volta negli Stati Uniti, che abbiamo aperto il 3 maggio. Entrambi sono progetti pluriennali ed entrambi hanno un supporto istituzionale.
Un commento sul modo in cui la scena del design di New York si sta evolvendo e su come NYCxDesign può contribuire a migliorarla.
Jamie Gray: Credo che si stia entrando in una fase ulteriore rispetto alla scena del design newyorkese. Ho l’impressione che l’epoca del predominio di un certo movimento da parte di specifiche regioni del mondo stia diventando sempre più un cosa del passato, a mano a mano che andiamo sempre più profondamente verso una comunità globale più connessa. Ciò detto, è interessante vedere come il nostro governo lavori a stretto contatto con la comunità locale del design, per dare un certo peso alla nostra settimana del design di New York.
Patrick Parrish: La “scena del design” di New York è vitale, e NYCxDesign apre su di essa una finestra un po’ sfocata, ma mi pare che diventi migliore di anno in anno. Abbiamo ancora molta strada da fare per avvicinarci alla portata e alla profondità del Salone di Milano, ma forse un giorno…
Salon 94: Nessun commento…
Friedman Brenda: La scena è diventata eccitante. Quando abbiamo iniziato 15 anni fa, sembrava di essere in una terra desolata, ma ora stiamo vedendo una giovane generazione portare nuove energie nel settore. I principali fattori di innovazione sono stati i corsi di Cranbrook e RISD, oltre a una scena in rapida crescita.
È possibile individuare uno stile o un’identità del design nordamericano?
Patrick Parrish: È una domanda che mi fanno spesso, e vorrei rispondere di no… Grazie all’immediatezza dei social media (Instagram, Facebook, Twitter e via dicendo), chiunque nel mondo sia dotato di un segnale telefonico decente riesce a vedere tutto, e tutto mentre sta accadendo. Questo rende omogenee le regole del gioco e permette di farsi vedere dal proprio remoto angolo del mondo e contemporaneamente di influenzare altre persone in altri, lontanissimi luoghi. Perciò il carattere ‘regionale’ del design inizia a scomparire. Non sparirà mai del tutto, ma mi sto rendendo conto che gli artisti e i designer con cui lavoro vogliono essere proprio questo: artisti e designer, non ‘artisti e designer americani’.
Salon 94: “È un po’ troppo presto per proclamare una vera e propria rivoluzione giovanile, ma improvvisamente, dopo decenni di predominio europeo (Studio Alchimia e Memphis in Italia, il movimento Creative Salvage in Gran Bretagna, il collettivo Droog e il successivo Dutch Dedign) l’energia più vivace del settore pare proprio nascere qui negli Stati Uniti.” [dalla recensione di Glen Adamson alla mostra “Chris Schanck: Unhomely” alla galleria Friedman Benda.]
Friedman Benda: È difficile dirlo mentre sei nel mezzo, ma in futuro crediamo che le persone guarderanno a questo periodo come stimolante e creativo.
- Titolo:
- NYCxDESIGN
- Date di apertura:
- 11–23 maggio 2018
- Luogo:
- New York, location varie
- Curatori intervistati:
- Jamie Gray (Matter Made), Salon 94, Friedman Benda, Patrick Parrish
- Matter Matters:
- 405 Broome St, New York
- Salon 94:
- 12 E 94th St, New York
- Friedman Benda:
- 515 W 26th St, New York
- Patrick Parrish Gallery:
- 50 Lispenard St, New York