Milton Glaser diceva che ci sono tre risposte ad un opera di grafica: si, no e WOW! Si deve aspirare al Wow. E a ciò mira la “Fête du Graphisme”, evento internazionale unico nel suo genere dedicato esclusivamente al graphic design.
In definitiva non è un caso che la Fête du Graphisme venga organizzata a Parigi, città che ama il bello e che ha visto nascere – già a fine 1800 – i primi manifesti pubblicitari dell’epoca moderna ad opera di Jules Chéret e Henri Toulouse-Lautrec.
Per rinforzare questo legame, la sezione speciale “Celebrer Paris” propone 40 creazioni originali di grafici di fama internazionale ai quali è stato chiesto di interpretare la capitale di Francia. Le opere sono esposte in pieno cuore della capitale, sugli Champs-Élysées e attraverso un percorso di affissioni nei quartieri più emblematici di Parigi, in circa 1600 punti di affissione.
In ultima analisi, la Fête du Graphisme propone una visione dell’arte grafica capace di produrre pubblica utilità: in questo senso, il mestiere del graphic designer è paragonabile a quello del medico che lotta contro le malattie. Esso è un demiurgo che agisce sulle condizioni di ricezione e appropriazione delle informazioni che poi mette in forma grafica per stimolare l’immaginazione del pubblico e farlo partecipe di un processo. Per i graphic designer, la barbarie visiva diffusa nella società va curata con il bello.
Fino al 18 febbraio 2014
Fête du Graphisme
Parigi, diverse sedi
Commissario generale: Michel Bouvet
Produttore generale: Pierre Grand
Coordinatrice generale: Stephane Tanguy
Commissari delle esposizioni: Pauline Jankowiak, Yann Legendre, Azadeh Yousefi
Produzione e ideazione: ARTEVIA