

In occasione di Operae, il Fablab di Torino – un laboratorio dove chiunque può realizzare ogni tipo di oggetto, costruendo, se necessario, anche la macchina per realizzarlo – ha ricreato all’interno delle OGR un vero e proprio laboratorio creativo, trasferendo in loco alcune macchine a controllo numerico e stampanti 3D, per poterne sperimentare e mostrare al pubblico le potenzialità in totale libertà.
Il risultato è stato interessante: autoprodurre significa saper fare, stabilendo un rapporto diretto e più umano con l’oggetto, controllando com’è realizzato, al contrario di quanto avviene con gli oggetti industriali: non modificabili e per certi versi impersonali.

Carlo Bianchi e Michel Baroni, maker del Fablab Torino raccontano com’è nata l’idea di “realizzare modelli di studio funzionali nel minor tempo possibile”, costruendo una termoformatrice formato domestico, compatta, in compensato tagliato al laser, semplificando il modello dei tradizionali macchinari industriali, molto costosi e di grandi dimensioni.
La macchina è in grado di produrre un’ampia gamma di oggetti, dagli stampi per pasticceri alle custodie per smartphone, dalle lampade in materiale plastico ai prototipi. Proprio l’uso nel campo della prototipizzazione, infatti, è una delle direzioni più utili e innovative della termoformatrice: abbatte costi e tempi di attesa, permettendo ai progettisti di controllare il processo di realizzazione di un oggetto.





Il salotto va en plain air
Pedrali presenta una collezione di imbottiti outdoor pensata per trasformare gli spazi esterni in estensioni eleganti e funzionali degli interni.